TORINO – Un feto morto di otto mesi, avvolto in un sacchetto di plastica, è stato trovato dai carabinieri nell’armadio della camera da letto di un appartamento di Torino. Il ritrovamento è avvenuto dopo la segnalazione dei medici del 118 dell’ospedale Maria Vittoria, dove lunedì notte, 3 ottobre, è arrivata una donna peruviana di 36 anni con una forte emorragia, probabile conseguenza di un parto già avvenuto.
I carabinieri sono entrati nell’appartamento della donna, tutt’ora ricoverata in ospedale, grazie all’aiuto dei vigili del fuoco, insieme ad un’équipe del 118. All’interno dell’alloggio c’erano il marito della peruviana, di 35 anni, e altri due figli, di 5 e 7 anni. Ma per il feto ormai era troppo tardi, e ogni tentativo è stato inutile.
Sul caso la Procura di Torino ha aperto un’inchiesta, e il pubblico ministero ha disposto l’autopsia del feto. Al momento non ci sono indagati. La Procura ha disposto una serie di accertamenti per cercare di capire che cosa sia accaduto in quell’appartamento. In particolare si vuole accertare se la morte del feto sia stata causato da un aborto spontaneo, oppure indotto da fattori esterni. La donna, quando è arrivata in ospedale, era in stato confusionale e sotto choc.