TORINO – Ucciso con una coltellata alla gola in pieno giorno sul Lungo Po dei Murazzi. Stefano Leo, 33 anni, è stato ucciso in pieno giorno, la mattina di sabato 23 febbraio, per le strade di Torino. Dopo aver visionato i video delle telecamere di sorveglianza della zona, i carabinieri hanno aperto una caccia all’uomo per fermare il presunto killer, un nordafricano descritto come squilibrato e violento.
Massimiliano Peggio su La Stampa scrive che i carabinieri stanno cercando un nordafricano, noto per il carattere irascibile, ritenendolo il killer che la mattina di sabato ha accoltellato alla gola e Leo sulla via pedonale di Lungo Po Machiavvelli, proprio ai piedi della scalinata che sbuca sopra i murazzi di lungo Po Cadorna a Torino. Le descrizioni parlano di un uomo coi capelli raccolti in una coda sulla nuca e rasati ai lati, un senza fissa dimora con disagi mentali e molto pericoloso. Le forze dell’ordine hanno lanciato la massima allerta, soprattutto perché l’omicidio di Stefano potrebbe essere stato dettato da un momento di squilibrio del killer, dunque senza un vero movente.
Gli investigatori inoltre hanno escluso che il movente dell’omicidio possa essere stata la rapina, dato che la vittima aveva con sé lo zaino con dentro smartphone, cuffiette nelle orecchie, il portafogli in tasca e ancora gli occhiali da sole. Non è chiaro dunque cosa possa aver innescato tanta violenza e il timore dei militari è proprio che si tratti di un’omicidio senza motivo, solo una tragica casualità.
Fonte La Stampa