Torre Annunziata, Mario De Camillis voleva comprare casa: “Perito mi disse problemi staticità”

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Luglio 2017 - 07:20 OLTRE 6 MESI FA
Torre Annunziata, Mario De Camillis voleva comprare casa: "Perito mi disse problemi staticità"

Torre Annunziata, Mario De Camillis voleva comprare casa: “Perito mi disse problemi staticità”

NAPOLI – “Il perito mi disse che c’erano problemi di staticità”. Una indiretta conferma sulle condizioni non ottimali della palazzina in via Rampa Nunziante a Torre Annunziata (Napoli) arriva da Mario De Camillis, mancato acquirente dell’appartamento situato al primo piano dell’edificio.

Quel piano dello stabile non è crollato a differenza di quello del secondo, provocando 8 morti, tra cui due bambini.

Intervistato dal Tgr, De Camillis ha riferito che il perito incaricato dalla banca alla quale si era rivolto per un mutuo diede parere negativo proprio perché si erano evidenziati problemi di staticità.

In un lungo articolo apparso sulla prima pagina dell’edizione di domenica del Mattino, il quotidiano ricostruisce la storia dell’edificio, le procedure amministrative in relazione ai lavori in corso, alcuni passaggi proprietari, con particolare attenzione al secondo piano, non crollato, così come il primo. ”Lavori avviati da circa due mesi al secondo piano che negli ultimi tre giorni prima della tragedia si sono fatti più intensi” scrive il giornale.

Appartamento ”venduto ad una famiglia nota in città per più motivi che, secondo più di una voce che ricorre nella cittadina vesuviana, aveva intenzione di farne un B&B”. Scrive il quotidiano: ”Dopo la presentazione della Scia al Comune, i lavori sarebbero partiti di gran lena, anche con martelli pneumatici. Ma come mai l’architetto Giacomo Cuccurullo, proprietario dell’attico all’ultimo piano ed esperto dipendente dell’Ufficio tecnico del Comune, non ha mai avuto sospetti su interventi che avrebbero potuto intaccare l’equilibrio del palazzo in tufo che abitava da una decina d’anni con la famiglia?”.

Lavori, secondo Il Mattino, ”eseguiti da una ditta su cui gli inquirenti hanno intenzione di verificare sospetti di eventuali legami indiretti con clan torresi”