Genova, prof “assenteisti”: studenti denunciano, Corte dei Conti indaga

GENOVA – C’e’ il professore straniero che nel corso del suo ciclo di lezioni si e’ fatto vedere solo per un paio di volte, o il docente assunto dall’universita’ con un contratto a tempo pieno e che invece svolge altre attivita’ fuori dalla facolta’. A ”bacchettare” i docenti dell’Universita’ di Genova sono stati per primi gli studenti, stanchi di partecipare a lezioni tenute da assistenti e non dai titolari delle cattedre. La Corte dei Conti sta indagando per assenteismo ed ha chiesto i registri delle presenze dei docenti: Amedeo Amato (economia), Fracesco Tomasinelli (ingegneria), Mosè Ricci, Marco Casamonti e Manuel Gausa Navarra (architettura).

Gli alunni hanno segnalato i casi piu’ eclatanti all’ex Garante di ateneo, Gualtiero Sommovigo, che a sua volta a portato la documentazione ai magistrati della Corte dei conti ligure, facendo cosi’ aprire un’istruttoria. Le indagini dei magistrati contabili sono iniziate setacciando le singole facolta’. Dagli accertamenti e’ emerso che sono i corsi scientifici ad avere il tasso piu’ alto di professori assenteisti. Una istruttoria ”importante”, come l’ha definita lo stesso procuratore generale Ermete Bogetti, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario della sezione ligure.

”Quello dell’assenteismo – ha sottolineato Sommovigo, contattato telefonicamente – e’ un fenomeno dilagante, che negli anni e’ cresciuto sempre di piu’, con un danno incredibile”. Un danno non solo per gli studenti che assistono a lezioni tenute non dal professore ordinario, ma soprattutto per le casse dello Stato, che paga stipendi per docenti che nelle aule delle facolta’ nemmeno si vedono. L’istruttoria e’ ancora in corso, e i magistrati stanno ancora indagando su quale sia la reale portata del fenomeno.

Sempre in ambito universitario, e’ finito sotto la lente della Corte dei conti anche il polo tecnologico degli Erzelli, dove tra l’altro dovrebbe essere trasferita la facolta’ di ingegneria. ”C’e’ una istruttoria ancora in fase embrionale – ha spiegato il procuratore generale Ermete Bogetti – ma di certo verranno controllati tutti i passaggi”.

Il polo, infatti, e’ finanziato anche con soldi pubblici e per questo la magistratura contabile vuole vedere se tutte le operazioni sono state fatte regolarmente e senza spreco di denaro.

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