RIESE PIO X (TREVISO) – Roberto Barina era caduto in un congelatore mentre lavorava, il giorno successivo è morto. Barina, 32 anni, è morto all’ospedale di Treviso. Era originario di Vedelago. L’uomo aveva perso i sensi sopra un nastro trasportatore dell’azienda alimentare in cui lavorava finendo, assieme al cibo da congelare, all’interno dell’impianto di refrigerazione.
A scoprire quanto era accaduto sono stati i colleghi di lavoro: dopo essersene accorti, lo hanno tirato fuori dal congelatore, ma ormai aveva passato troppo tempo ad una temperatura troppo fredda. L’uomo aveva ripreso a manifestare segni di vita ed era stato trasportato all’ospedale di Treviso. La sindrome da assideramento, però, è risultata troppo grave e Barina ha cessato di vivere. Le cause dell’accaduto saranno accertate dall’autopsia.
La tragedia è avvenuta nell’azienda “Surgenuin”, un laboratorio alimentare nella frazione di Vallà. Quando il giovane si è accasciato sul nastro che trasporta i cibi preconfezionati nei reparti di refrigerazione non c’erano persone presenti. Questo, al momento, non ha consentito di stabilire con certezza quanto Barina sia rimasto all’interno del frigorifero – un tunnel piuttosto angusto che fa da primo stadio alla catena di surgelamento – prima di essere scoperto ed estratto dal vano dell’impianto di refrigerazione.
Operazione per la quale erano in un primo tempo stati chiamati i vigili del fuoco, ma che si era risolta prima del loro arrivo grazie all’intervento dei colleghi dell’infortunato. Secondo quanto scrive l’Ansa, lo Spisal, autorità alla quale la Procura della Repubblica ha affidato l’indagine sull’ accaduto, non ha notificato ai titolari dell’azienda alcun provvedimento di sequestro dei locali o delle apparecchiature.
Gli accertamenti dovranno stabilire sul piano medico quali sono state le ragioni del malore che ha colpito l’operaio e probabilmente cercare di capire se ci possano essere o meno possibili correlazioni con l’ambiente in cui stava lavorando.