Rimini, uccide la nipote e si toglie la vita: sul web la doppia vita dello zio omicida

Stefano Anelli, l’ingegnere di 62 anni di Rimini che venerdì ha ucciso la nipote con un colpo di balestra prima di togliersi la vita, aveva una doppia identità: sulla rete si trovano infatti gli scritti farneticanti da lui firmati con lo pseudonimo di John Kleeves. Libri che hanno un comune denominatore: l’attacco duro e radicale contro gli Stati Uniti d’America, accusati di ogni nefandezza.

Alcuni di questi libri sono anche stati pubblicati da editori locali, con introduzioni pure di noti autori e opinionisti, riscuotendo, sul web, anche un discreto seguito; spaziava dai dubbi sull’attentato alle torri gemelle ai sospetti sull’indottrinamento di Hollywood. E nei vari blog che riconoscevano nelle strampalate idee di John Kleeves le parole di un guru esperto di geopolitica e relazioni internazionali, ha già preso piede la teoria del complotto: quello di Stefano Anelli non sarebbe stato infatti un suicidio, ma un omicidio, ordito (in ordine sparso, a seconda delle varie fonti) da Cia, massoneria, ordine dei Rosacroce.

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