Vladimir Luxuria, bandiera arcobaleno sulla bara di Raffaella Carrà: parte la polemica social

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Luglio 2021 - 11:03 OLTRE 6 MESI FA
Vladimir Luxuria, bandiera arcobaleno sulla bara di Raffaella Carrà: parte la polemica social

Vladimir Luxuria, bandiera arcobaleno sulla bara di Raffaella Carrà: parte la polemica social FOTO ANSA

Vladimir Luxuria pone una bandiera arcobaleno, simbolo della comunità Lgbt, sulla bara di Raffaella Carrà e sui social parte la polemica. Si è aperta infatti mercoledì a Roma la camera ardente di Raffaella Carrà. Migliaia di persone a rendere omaggio, con la bara circondata da fiori colorati, alcune foto, mentre in sottofondo nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio, vengono messe alcune delle sua canzoni più celebri.

Vladimir Luxuria, la bandiera arcobaleno sulla bara di Raffaella Carrà e le polemiche

Tra le tante persone che sono andate per l’ultimo saluto a Raffaella Carrà c’è anche Vladimir Luxuria. L’attivista a nome di tutta la comunità Lgbt ha poggiato sulla bara una bandiera arcobaleno. Un gesto simbolico visto che la Carrà è da sempre un’icona per la comunità Lgbt. Ma allo stesso tempo un gesto che sui social ha fatto partire la polemica tra chi accusa Luxuria di strumentalizzazione.

“Fuori luogo”, “squallido”, sono alcuni dei commenti. “C’è sempre qualcuno che deve approfittare per farsi notare anche in queste circostanze. Non ho parole! Raffaella non si è mai schierata in nessun campo, amava la vita e ha sempre rispettato tutti”. Accuse di strumentalizzazioni arrivano anche dalla conduttrice Rai Sabrina Gandolfi, che sotto al post di Luca Tommassini commenta: “Cavalcare l’onda di un lutto è orribile”. 

Le parole di Vladimir Luxuria su Raffaella Carrà

“Spesso lei con le parole si è detta vicino a noi, spesso è stata vicino a noi, vicino alle famiglie arcobaleno, ha sempre lottato contro le discriminazioni avendo avuto tanti amici gay quando era giovane. Lei è stata la colonna sonora di tutti i nostri pride – ha ricordato Luxuria – Lei ha sempre detto ‘io sono cresciuta con due donne’, la mamma e la nonna, ‘non capisco perché una persona non possa essere cresciuta da persone dello stesso sesso’. Però in questo momento, sinceramente, tirarla per la giacchetta dotata di spalline per farle dire qualcosa che lei forse non ha avuto modo e tempo di dire, perché magari stava già male quando c’era la discussione Zan calda, non mi sento di farlo – ha precisato – Sento però di dire che Raffaella Carrà è sempre stata contro le discriminazioni, contro la violenza e per il rispetto”.