Zeddiani (Oristano), donna uccisa a martellate nel sonno: arrestato il marito. Avrebbe confessato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Febbraio 2022 - 19:23 OLTRE 6 MESI FA
zeddiani (Oristano), donna uccisa a martellate nel sonno: arrestato il marito. Avrebbe confessato

Zeddiani (Oristano), donna uccisa a martellate nel sonno: arrestato il marito. Avrebbe confessato (Foto archivio Ansa)

Femminicidio in Sardegna, a Zeddiani (Oristano): una donna di 51 anni, Daniela Cadeddu, è stata uccisa a martellate nel sonno. Per l’omicidio è stato arrestato il marito, un agricoltore di 53 anni, che avrebbe confessato il delitto. I due vivevano nella stessa casa seppure da separati. 

Quando i carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Oristano sono arrivati sul posto, chiamati dallo stesso presunto omicida, lo hanno trovato in casa con i vestiti sporchi di sangue, in camera da letto il corpo della donna.

Zeddiani (Oristano), donna uccisa nel sonno a martellate: il marito arrestato per omicidio volontario

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario ed è stato trasferito nel carcere di Massama (Oristano).

Un femminicidio ancora tutto da decifrare, avvenuto all’alba di sabato 5 febbraio.

L’uomo sarebbe entrato nella camera da letto della donna sorprendendola nel sonno e l’avrebbe colpita con una o più martellate alla testa.

La dinamica del femminicidio di Daniela Cadeddu a Zeddiani  

Daniela Cadeddu non avrebbe avuto neppure il tempo di reagire, di resistere. La stanza è stata trovata in ordine, senza segni di lotta, con tracce di sangue soprattutto sulla testiera del letto.

Non si sa quanto tempo sia trascorso dal momento del delitto alla telefonata al 112 e nemmeno cosa l’uomo abbia fatto.

Intorno alle 7:30 ha chiamato la centrale operativa dei carabinieri dicendo di aver ucciso la moglie. I militari dell’Arma sono arrivati poco dopo in via Roma a Zeddiani e lo hanno portato in caserma per l’interrogatorio, e infine in carcere.

Donna uccisa nel sonno a martellate: la confessione del marito 

Il presunto omicida, davanti alla pm, avrebbe raccontato che sta attraversando un periodo particolarmente difficile sia dal punto di vista della salute – ha detto di stare male tanto da aver perso peso e non riuscire più a lavorare come una volta – che da quello economico. Ha detto di lavorare poco o niente e non riuscire a far fronte alle spese.

L’uomo, che ha sempre lavorato come agricoltore e venduto i propri prodotti in un piccolo ortofrutta nel magazzino di casa, ha anche sostenuto che la moglie aveva gravi problemi di salute.

Su tutti questi aspetti si sta concentrando l’attività degli investigatori a caccia di un movente.