Alessandria d’Egitto, svelato il mistero del sarcofago: ecco a chi appartengono i resti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2018 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Svelato il misterioso contenuto del sarcofago d'Alessandria d'Egitto

Alessandria d’Egitto, svelato il mistero del sarcofago: ecco a chi appartengono i resti

ROMA – Ad Alessandria d’Egitto la recente scoperta del misterioso ed enorme sarcofago di granito nero contenente tre scheletri e liquame rossastro maleodorante, ha attirato l’attenzione dei media di tutto il mondo. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Ora, dopo alcuni esami preliminari, Nadia Kheider, del Ministero delle Antichità egiziano, ha rivelato che i resti all’interno del sarcofago risalente a 2.000 anni fa appartengono a una donna sui vent’anni alta 1,60-1,64 mt, un uomo sulla trentina poco più alto e un quarantenne alto circa 1,81.

Uno degli uomini aveva un piccolo foro nella parte posteriore della testa: inizialmente si pensava fosse causata dalla ferita di una freccia, ma i ricercatori ora ritengono sia dovuta a “intervento chirurgico” e che sia sopravvissuto a lungo all’operazione, scrive il Daily Mail. L’intervento, noto come trapanazione e all’epoca abbastanza raro in Egitto, prevedeva l’incisione della calotta cranica al fine di curare le malattie ma spesso era utilizzato per liberare le persone dagli spiriti maligni.

Secondo i ricercatori, i corpi sarebbero stati seppelliti in due diverse occasioni poiché gli scheletri si trovavano uno sull’altro. Mostafa Waziri, segretario generale del Supreme Council of Antiquities, ha riferito che nel sarcofago, accanto ai resti, sono state trovate delle placchette in oro con delle decorazioni: potrebbero indicare che gli uomini erano soldati egiziani e il loro rango militare.

A destare l’attenzione dei social media è stato tuttavia il liquido rossastro che copriva gli scheletri e potrebbe aver accelerato la decomposizione, occultato ciò che restava del corredo funebre. Ora verrà esaminato insieme alle ossa sottoposte a TAC, analisi del DNA al fine di determinare se le mummie appartenessero alla stessa famiglia.

E’ accertato che nessuna appartiene a una famiglia reale tolemaica o romana, come era stato precedentemente indicato, secondo quanto riportato da Egypt Today. Una conclusione basata sul fatto che sul sarcofago non erano presenti iscrizioni o cartigli e inoltre, l’assenza di maschere in oro o amuleti in argento e oro, fanno ipotizzare che non appartenessero a uno status sociale elevato.