Australia. Uccide l’amico per ‘gioco’: 30 anni al pronipote di un serial killer

Pubblicato il 8 Giugno 2012 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA

SYDNEY – Un giovane di 19 anni, pronipote di un tristemente famoso killer seriale che sconta l'ergastolo per una serie di omicidi di autostoppisti negli anni '90, e' stato condannato l'8 giugno a 30 anni per aver ucciso 'per divertimento' a colpi d'ascia un suo amico, nella stessa folta foresta a sud di Sydney in cui il prozio seppelliva le vittime.

Matthew Milat, che allora aveva 17 anni, si e' riconosciuto colpevole di aver ucciso David Auchterlonie dopo averlo invitato a un giro in auto per 'celebrare' il suo 17/mo compleanno. Il suo complice e 'compagno di gita' Cohen Klein, che registrava la scena sul telefonino, e' stato condannato a 22 anni.

Nell'emettere il verdetto la giudice della Corte suprema Jane Matthews ha detto che Matthew Milat rimane un pericolo potenziale per la comunita' e ha respinto le sue dichiarazioni di rimorso. E' stato un thrill kill (un'uccisione per il piacere del brivido), ha concluso. ''L'imputato ha tolto la vita a un giovane innocente, che ha avuto la sfortuna di essere suo amico, in una maniera inimmaginabile, crudele, brutale e violenta, solo per il suo divertimento personale''.

Milat aveva colpito al petto Auchterlonie con l'ascia, minacciandolo poi per 10 minuti: ''se ti muovi ti taglio la testa''. Intanto Klein registrava sul cellulare le minacce e le suppliche della vittima, fino al colpo finale.

Il prozio di Matthew Milat, Ivan, aveva ucciso a coltellate o con armi da fuoco sette giovani autostoppisti – tedeschi, inglesi e australiani – che aveva preso a bordo, fra il 1989 e il 1992, seppellendo i cadaveri nell'impervia boscaglia. Fu finalmente arrestato nel 1994 grazie alla testimonianza di un giovane britannico, miracolosamente scampato al killer.