Calcio scommesse: scoppia lo scandalo anche in Cina

Pubblicato il 26 Novembre 2009 - 14:05 OLTRE 6 MESI FA

Dopo lo scandalo scommesse in Europa, trema anche il mondo del calcio in Cina. La più grande inchiesta giudiziaria mai promossa nello sport del Paese sta portando infatti alla luce anni di imbrogli che rischiano di demolire la crescita dell’intero movimento. Nelle ultime settimane sono finite sotto inchiesta oltre centro persone tra dirigenti, manager, giocatori, arbitri e alti funzionari della federazione. Sedici gli arresti, tra cui allenatori e dirigenti della prima serie.

Partite truccate, scommesse clandestine, arbitri corrotti e giocatori pagati per aggiustare i risultati delle partite. Lo scandalo coinvolge tutte le categorie, da quelle dilettantistiche a quella equivalente alla nostra serie A. Diverse edizioni dei campionati sarebbero state falsate per alimentare il giro delle scommesse. Nella notte tra mercoledì e giovedì sei calciatori della nazionale sono stati prelevati in albergo dalla polizia e condotti in caserma in stato di fermo.

Gli agenti hanno fatto irruzione nelle camere dove dormivano. Tra i fermati il capitano della nazionale, Yang Zhi, e Sun Xiang, primo calciatore cinese ad aver giocato in Coppa Uefa ai tempi della sua permanenza nel Psv Eindhoven. I sei calciatori, campioni molto popolari in Cina, hanno negato il coinvolgimento nelle partite truccate. Sono stati rilasciati all’alba, dopo sei ore di interrogatorio. Laconica la loro dichiarazione alla stampa: “Le autorità volevano solo sapere cosa pensiamo del calcio cinese”.

La radio nazionale, controllata dal governo, ha rivelato che per ora i giudici indagano sui reati legati al calcio commessi negli ultimi tre anni. L’inchiesta ha l’appoggio dei massimi leaders del partito comunista. Nell’ultima settimana, contro “il cancro che sta divorando il calcio” sono intervenuti addirittura il presidente Hu Jintao, il vicepresidente Xi Jinping e il consigliere di Stato per lo sport, Liu Yandong. David Chen, stella calcistica dell’Asia negli anni Novanta, ha dichiarato che lo scandalo rischia di cancellare il calcio dalla Cina. “La corruzione e le scommesse clandestine sono una rete enorme – ha detto – che coinvolge centinaia di persone, compresi i funzionari della federazione nazionale. Il gioco d’azzardo ha ormai sostituito il gioco reale”.