PECHINO – Prima è stato morso da due cani nel parco, finendo in ospedale. Poi il padrone dei cani lo ha ucciso, perché non voleva pagargli le cure e risarcirlo. La vittima è Xie Benzong, 24 anni, assalito dai cani di Guo Bin, figlio di un dirigente del partito comunista cinese, in un parco di Changsha, in Cina.
Xie è stato morso dai cani lo scorso 30 gennaio e ricoverato in ospedale. Ad accompagnarlo proprio Guo, che ha offerto al giovane un risarcimento di 300 yuan, circa 45 euro. All’uscita dall’ospedale, Xie ha ricevuto un conto da pagare di 1000 yuan e così si è rivolto a Guo, che si è rifiutato di pagare.
Il ragazzo ha così denunciato Guo alla polizia per ottenere i 600 yuan per saldare il conto dell’ospedale, ma all’ennesimo rifiuto ne è scattata una lite: Guo ha colpito ripetutamente Xie al petto e alla testa, fino a lasciarlo primo di sensi. Il giovane è stato soccorso ed è morto in ospedale 5 giorni dopo il pestaggio. Il tutto con la polizia, che si era allontanata dal luogo della rissa, che non ha arrestato Guo se non due giorni dopo l’aggressione.
La vicenda ha scatenato polemiche sul Twitter cinese, Sina Weibo, con utenti che commentano:
“Questo dimostra come ci sia gente che si può permettere di scavalcare le leggi”.
Ora Guo è in carcere e la sua famiglia ha pagato un risarcimento di 840mila yuan, circa 123mila euro, alla famiglia di Xie. Un risarcimento che non placa gli animi, anzi infiamma la polemica sul fatto che persone vicine al potere ricevano un trattamento di favore rispetto ai normali cittadini.