Cina: divieto di ingresso ad Hong Kong per dissidente

Pubblicato il 8 Ottobre 2011 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA

SHANGHAI, 8 OTT – Per la terza volta le autorita' di Hong Kong hanno impedito l'ingresso nell'ex colonia britannica ad un dissidente cinese che ha preso parte ai movimenti di Tiananmen del 1989. Lo scrive il quotidiano South China Morning Post, sottolineando come la decisione del governo di Hong Kong mostri una riduzione delle liberta' dell'ex colonia britannica, in tutto e per tutto parte della Cina.

Yang Jianli e' arrivato ieri mattina all'aeroporto di Hong Kong proveniente dagli Usa dove vive, per partecipare ad un convegno. Avrebbe dovuto parlare della rivoluzione del 1911, quella con la quale Sun Yat-sen depose l'ultima dinastia cinese dei Qinq cominciando la repubblica cinese, dimostrando come quella ha ispirato i movimenti democratici contemporanei in Cina. Ma le autorita' aeroportuali, dopo averlo bloccato, lo hanno interrogato per oltre tre ore, hanno controllato i suoi bagagli e l'hanno rispedito indietro via Taiwan, impedendogli di entrare ad Hong Kong.

Le autorita' dell'ex colonia non hanno voluto fornire spiegazioni sul gesto e Yang ha detto di non aver avuto risposta dalla polizia quando ha chiesto se lo mandassero via perche' e' sulla black list cinese, avendo partecipato ai moti di Tiananmen. E' stata la terza volta che le autorita' di Hong Kong hanno impedito a Yang l'accesso all'ex colonia britannica dopo quella del 2008 e quella del 2009, alla vigilia del 20mo anniversario di Tiananmen. Yang ha detto che il trattamento a cui e' stato sottoposto e' ridicolo, perche' anche a Sun Yat-sen, le autorita' imperiali di allora impedirono di entrare ad Hong Kong, emettendo per lui un mandato di arresto che lo obbligo' ad emigrare in Giappone, Hawaii e Londra per cercare soldi per la rivoluzione che ha poi portato alla nascita della repubblica cinese.

''Oggi – ha detto Yang al giornale – il governo di Hong Kong sta adottando le stesse misure dell'ultimo imperatore cinese. A questo punto e' inevitabile una rivoluzione democratica''. Sia molti giornalisti che attivisti, ma anche politici di Hong Kong, hanno protestato con le autorita' per la decisione di vietare l'ingresso a Yang.

Ad Hong Kong, passata sotto la Cina dall'Inghilterra nel 1997, vige lo status di ''un paese due sistemi'', con il quale si intende che l'ex colonia britannica appartiene in tutto alla Cina ma puo' conservare il suo sistema legislativo piu' liberale e normalmente piu' tollerante. Negli ultimi tempi, pero', l'influenza di Pechino si e' fatta sempre piu' sentire e soprattutto nei confronti dei dissidenti, mentre internet continua ad essere senza censura apparente.