Telecamere e registratori sui taxi, proteste in Cina

Pubblicato il 21 Settembre 2010 - 08:10 OLTRE 6 MESI FA

Telecamere e registratori sui taxi arrivano in Cin: ufficialmente sono sistemi di vigilanza elettronica, ma si moltiplicano a Pechino e in altre città le proteste.

Un giovane di 24 anni ha dichiarato al quotidiano Global Times: ”Io non parlo mai quando sono su un taxi mi sento sempre sotto sorveglianza e so che qualcuno sta registrando tutto quello che dico”. Molti taxi della capitale hanno installato insieme al Gps (il sistema di posizionamento satellitare) un registratore che rimane sempre acceso.

In altre città, come Chongqing, Xian e Wuhu, oltre ai registratori i taxi si sono dotati anche di una micro-telecamera. Secondo le autorità, scopo del registratore e della camera non è quello di spiare, ma quello di raccogliere in tempo reale informazioni sul traffico. Inoltre, si tratta di strumenti che garantiscono la sicurezza ai conducenti, che denunciano di subire spesso rapine ed aggressioni.

”Se il taxista si trova in pericolo, basta che prema il pulsante dell’allarme e il centro di sorveglia verrà avvertito immediatamente”, ha spiegato un dirigente della più grande compagnia di taxi di Wuhu. Secondo il quotidiano Notizie della sera di Pechino, le telecamere e i registratori sono state installate sui taxi a partire dal 2006.