CoVarScan, arriva il test rapido che riconosce le varianti del Covid: come funziona

I test sono stati convalidati con il sequenziamento del genoma intero, lo standard di riferimento. CoVarScan ha identificato e differenziato le varianti Delta, Mu, Lambda e Omicron, tra cui la versione BA.2 di Omicron.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Luglio 2022 - 17:08 OLTRE 6 MESI FA
CoVarScan test rapido

CoVarScan, arriva il test rapido che riconosce le varianti del Covid: come funziona (foto ANSA)

Dagli Stati Uniti arriva la notizia di un nuovo test rapido, CoVarScan, capace di rilevare la positività al coronavirus ma anche di identificare la variante da cui si è stati contagiati.

Test rapido riconosce le varianti del Covid: ecco il CovarScan

Jeffrey SoRelle, professore di patologia e autore senior dello studio pubblicato sulla rivista Clinical Chemistry, ha annunciato che utilizzando il test CoVarScan “possiamo determinare molto rapidamente quali varianti sono presenti nella comunità e se una nuova variante sta emergendo”.

Secondo i ricercatori dell’UT Southwestern Medical Center di Dallas, CoVarScan potrà rivelarsi particolarmente utile per monitorare la diffusione delle varianti e per prendere decisioni cliniche più rapide, in particolare per quanto riguarda la scelta dei monoclonali (che funzionano in modo diverso a seconda del ceppo).

Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiana, ha commentato: “Conoscere in tempi rapidi la diffusione delle varianti è utile se i numeri sono importanti, come ora; meno se i numeri dovessero scendere. Non conosciamo quale sarà il costo del dispositivo, quindi al momento non possiamo valutare se i costi-benefici saranno reali”. Lo stesso Clerici ha aggiunto: “Oggi per contrastare il Covid-19 si utilizzano gli stessi antivirali a prescindere dalle varianti. Fanno eccezione i monoclonali. Tuttavia, se in futuro saranno disponibili terapie ad hoc a seconda delle varianti, il test potrà essere molto utile”.

Come funziona il test CoVarScan

Il test CoVarScan si concentra su 8 regioni del genoma del Sars-CoV-2 che differiscono tra le varianti virali. Il test rileva le piccole mutazioni (in cui varia la sequenza dei blocchi di RNA) e misura la lunghezza di alcune regioni genetiche che tendono a crescere o a contrarsi con l’evoluzione del virus. Il metodo è basato sulla reazione a catena della polimerasi (PCR), una tecnica comune nella maggior parte dei laboratori di patologia, per copiare e misurare l’RNA in questi 8 siti di interesse.

L’efficacia di CoVarScan è stata testata su oltre 4mila campioni di tamponi nasali positivi al Covid-19, raccolti tra aprile 2021 e febbraio 2022.

Rispetto al sequenziamento dell’intero genoma, CoVarScan ha mostrato una sensibilità del 96% e una specificità del 99%. Il test è riuscito a identificare le varianti Delta, Mu, Lambda e Omicron, tra cui la versione BA.2.