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Covid, con sottovarianti Omicron possibili 100 milioni di casi in autunno: l’allarme dagli Usa

Cento milioni di americani, circa il 30% della popolazione, potrebbero essere contagiati dal Covid in autunno e in inverno: sono le previsioni del governo Usa, mentre cerca di far approvare al Congresso altri 22,5 miliardi di dollari per vaccini, terapie e test, trovando però l’opposizione dei repubblicani che insistono per una cifra più bassa (10 miliardi).

Usa prevedono nuova ondata autunno con 100 milioni di casi 

La nuova ondata, legata al rapido evolversi del virus nella famiglia Omicron (non quindi una nuova variante), comincerebbe questa estate nel sud per poi iniziare a espandersi in autunno nel resto del Paese. 

La proiezione che porta a questi numeri è di un alto funzionario dell’amministrazione statunitense, che ne ha parlato durante un briefing venerdì scorso e che parte dal presupposto che proprio le new entry collegate ad Omicron saranno ancora prevalenti nei mesi a venire, fino a che non ci sarà un ceppo del virus tanto diverso da rimpiazzarle. Ma le variabili in campo sono diverse.

Dalla copertura dei vaccini a Omicron, il monito dagli Usa

Molti esperti hanno inoltre convenuto che un’ondata importante questo autunno e inverno è possibile data la diminuzione dell’immunità da vaccini e infezioni, l’allentamento delle restrizioni e l’aumento di varianti in grado di sfuggire meglio alle protezioni immunitarie. Molti hanno avvertito che il ritorno a comportamenti più rilassati, dall’abbandono della mascherina alla partecipazione ad eventi con un gran numero di persone al chiuso, potrebbe portare ad un aumento dei contagi.

Un’altra grande incognita riguarda la disponibilità di vaccini aggiornati contro le varianti. Ancora non è chiaro se saranno più efficaci dei vaccini esistenti, ma intanto l’America vuole distribuire i nuovi booster in autunno, in particolare agli anziani e alle persone fragili.

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