ROMA – Cade il velo su alcuni dei segreti meglio custoditi della storia americana: sono online sul sito degli Archivi nazionali USA migliaia di file classificati sulla Presidenza di John Fitzgerald Kennedy e sul suo assassinio, avvenuto il 22 novembre del 1963 a Dallas. Molti ma di certo non tutti: Trump alla fine ha ceduto alle pressioni di Cia e Fbi e ha autorizzato l’archivio Usa a rilasciare solo una parte dei documenti classificati.
Secondo un portavoce della Casa Bianca, circa 2800 files non ritenuti pregiudizievoli per la sicurezza nazionale saranno disponibili subito, ma circa altri 500 resteranno negli archivi. Almeno fino al 26 aprile 2018 un termine considerato sufficiente per determinare se tali ulteriori informazioni “possano recare danno alle operazioni militari, di difesa ed esecuzione della legge”.
Reazione Urss: complotto ultradestra, Johnson responsabile
Secondo un memo del capo dell’Fbi, l’Unione Sovietica penso’ ad una “cospirazione ben organizzata” da parte dell’ultradestra in Usa e temette che qualche generale americano irresponsabile potesse approfittarsene per lanciare un missile contro l’Urss. Il Kgb avrebbe avuto prove della responsabilità dell’allora vice presidente Lyndon Baines Johnson. Per i dirigenti sovietici inoltre il presunto assassino, Lee Harvey Oswald, era un maniaco neurotico senza alcuna relazione con l’Urss.
007 cubani conoscevano Lee Harvey Oswald: “Un buon tiratore”
Da un cable segreto emerge una conversazione tra due cubani, uno dei quali identificato come 007, sull’assassinio di Kennedy e uno di loro afferma che lo conosceva ed era un “buon tiratore”.
Kennedy e l’uccisione del presidente del Vietnam
L’allora direttore della Cia Richard Helms nel 1975 sostenne che il presidente Johnson andava dicendo in giro che Kennedy era stato assassinato perché aveva ucciso il presidente vietnamita Diem.
Cia tentò di ingaggiare un mafioso per uccidere Fidel Castro
Un memorandum del 1975 dell’Fbi afferma che l’attorney general Robert Kennedy riferì al Federal Bureau che la Cia aveva ingaggiato un intermediario per avvicinare un mafioso e offrirgli 150 mila dollari per trovare un killer che uccidesse Fidel Castro, anche avvelenandolo.
Oswald parlò con un agente del KGB a Città del Messico
Successe due mesi prima dell’assassinio di Jfk, secondo una telefonata intercettata dalla Cia, nella quale Oswald telefono’ all’ambasciata russa a Mexico City e parlo’ in un russo stentato con un console identificato come ufficiale del Kgb.