Messico, la storia di Edgar “Barbie” Villarreal: da studente modello a re dei narcos

Pubblicato il 9 Settembre 2010 - 13:31| Aggiornato il 20 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

Villarreal il giorno dell'arresto

La strana parabola dello spietato boss dei narcos Edgar Valdez Villarreal è già tutta nel suo soprannome. Barbie: così lo chiamavano a scuola i compagni, lui palestrato e curato nell’aspetto tanto da somigliare al compagno di Barbie, Ken. A scuola, negli Stati Uniti,  Edgar era uno studente modello, bello, scolpito come può esserlo un giocatore di football, alla United High School. La conclusione della storia è tutt’altra però: a fine agosto “Barbie” è stato arrestato in Messico perchè accusato di essere uno spietato narcotrafficante.

Arrivato in Messico nei primi anni ’90, Valdez, oggi 37 anni, si è subito inserito nella malavita locale, diventando il boss indiscusso della gang Beltràn-Leyva. Unico statunitense ad avere raggiunto un traguardo del genere.

Poi, l’arresto, alle fine di agosto, nell’ambito delle misure repressive intraprese dal presidente Calderon. Una guerra, quella tra bande di narcos, che finora ha lasciato a terra 150 vittime. Per Barbie, l’ex studente modello americano, la quotidianità era fatta di decapitazioni, video di esecuzioni truculente e successivi ritrovamenti di corpi abbandonati con raccapriccianti scritte. “Sembra un grazioso ragazzino, ma nasconde una natura violenta e perversa” ha rivelato l’analista Scott Steward che ne ha tracciato un profilo psicologico. Altro che Barbie.