Guerra in Ucraina, Kiev accusa: “Almeno 230mila bambini rapiti dai russi”

Lo ha detto il Consigliere della missione permanente ucraina presso l'Onu, Sergiy Dvornyk, nel corso di un dibattito tenuto ieri al Palazzo di Vetro sulla protezione dei civili durante i conflitti armati.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Maggio 2022 - 10:13 OLTRE 6 MESI FA
Guerra in Ucraina bambini rapiti

Guerra in Ucraina, Kiev accusa: “Almeno 230mila bambini rapiti dai russi” (foto ANSA)

Le forze russe hanno rapito almeno 230mila bambini ucraini dall’inizio dell’invasione del Paese il 24 febbraio scorso: lo ha detto il Consigliere della missione permanente ucraina presso l’Onu, Sergiy Dvornyk, nel corso di un dibattito tenuto ieri al Palazzo di Vetro sulla protezione dei civili durante i conflitti armati. Lo riporta l’agenzia di stampa Ukrinform. “Il rapimento di almeno 230mila bambini ucraini, tra gli 1,4 milioni di cittadini ucraini deportati con la forza in Russia, è un crimine volto a distruggere la nazione ucraina…”, ha detto Dvornyk. 

Kiev accusa: la Russia ha rapito 230mila bambini ucraini

Nel suo intervento Dvornyk ha ricordato che decine di migliaia di civili hanno perso la vita e molti altri sono rimasti feriti dai colpi dell’artiglieria russa e negli attacchi missilistici contro le città ucraine. Quasi 220.000 persone hanno perso la casa, ha proseguito, e milioni di cittadini ucraini sono stati costretti a fuggire dalle aree occupate o colpite dalla guerra. Attualmente, gli sfollati interni sono 8 milioni, mentre 6,5 milioni hanno lasciato l’Ucraina come rifugiati.

“Vogliono distruggere la nostra nazione”

“Non abbiamo dubbi sul fatto che nelle strategie di guerra russe questa crisi dei rifugiati sia considerata come uno degli esiti positivi – ha commentato il diplomatico -. Oltre alla crisi alimentare”.
La Russia attacca deliberatamente i civili ucraini nell’ambito della sua strategia di guerra in stile nazista, ha commentato. “Uccisioni, torture e detenzioni illegali, deportazioni forzate, privazione dei diritti di proprietà, allarmanti violazioni dei diritti umani nei territori occupati, attacchi contro le infrastrutture civili in tutta l’Ucraina, esproprio di grano agli agricoltori locali: questo non è un elenco completo dei crimini russi contro i civili in Ucraina”, ha proseguito.

Ma Dvornyk ha posto soprattutto l’accento sulla questione dei bambini: “Il rapimento di almeno 230mila bambini ucraini, tra gli 1,4 milioni di cittadini ucraini deportati con la forza in Russia, è un crimine volto a distruggere la nazione ucraina privandola delle giovani generazioni, che è una moderna manifestazione del colonialismo”, ha concluso.