I morti di Putin, altro magnate deceduto in circostanze sospette: è Ivan Pechorin, caduto in mare dallo yatch

Il direttore generale della russa Far East and Arctic Development Corporation, Ivan Pechorin, 39 anni, uno dei top manager più vicini a Putin, è stato trovato morto sull’isola di Russky, nel Mar del Giappone, al largo dell’estremo oriente russo.

Morto altro manager vicino a Putin

Il suo corpo è stato trovato dopo una ricerca durata più di un giorno. Le condizioni della morte sono poco chiare, la versione ufficiale fornita dalla polizia è che sia caduto in maniera accidentale. Pechorin svolgeva un ruolo fondamentale nell’amministrazione Putin, di fatto era una specie di delegato del presidente per l’amministrazione delle immense risorse energetiche dell’Artico. L’azienda di cui l’uomo era amministratore delegato stava svolgendo nuove attività nell’Artico alla luce delle pesanti sanzioni. A rendere la vicenda ancora più misteriosa è il fatto che non si tratta di un caso isolato: a febbraio è morto improvvisamente anche Igor Nosov, l’ex CEO della società. Pechorin, inoltre, collaborava col Cremlino con l’obiettivo di modernizzare l’aviazione in Russia orientale. L’ultima apparizione dell’uomo in pubblico risale ai giorni dell’Eastern Economic Forum, tenutosi dal 5 all’8 settembre a Vladivostok.

Le altri morte sospette

La sua non è l’unica tra le morti sospette che si sono susseguite tra personalità del mondo dell’industria e della politica russa dall’inizio dell’invasione di Putin in Ucraina. Da Ravil Maganov, ex capo della compagnia petrolifera Lukoil, a Yegor Prosvirnin, fondatore dei siti web nazionalisti Sputnik e Pogrom, tutti sono scomparsi in circostanze misteriose. A questi decessi si sommano quelli di Vladislav Avayev, già vicepresidente di Gazprombank, ad aprile, e di Sergey Protosenya, ex CEO di Novatek, un’azienda legata al Cremlino, trovato cadavere in Spagna, a Lloret de Mar, con sua moglie e la loro figlia adolescente.

 

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