India accusa l’Italia: “Pirati? Avete ucciso due pescatori di Kochi”

NEW DELHI – Le autorita’ indiane hanno denunciato oggi che due indiani a bordo di un peschereccio sono stati uccisi ieri al largo del porto di Kochi (India meridionale) dagli uomini della sicurezza della petroliera italiana Enrica Lexie che li avevano scambiati per pirati. Lo ha affermato un portavoce della difesa indiana. Ieri 15 dicembre lo Stato Maggiore della Marina italiana aveva annunciato che la sicurezza a bordo della petroliera aveva sventato sparando colpi intimidatori un attacco di pirati.

L’ambasciatore italiano Giacomo Sanfelice di Monteforte e’ stato convocato oggi al ministero degli Esteri indiano dopo un incidente in mare al largo dello Stato meridionale del Kerala che ha coinvolto ieri la petroliera italiana Enrica Lexie. Lo ha appreso l’ANSA da fonte certa. Lo Stato Maggiore della Marina italiano aveva annunciato ieri che gli uomini della sicurezza della petroliera avevano respinto un attacco di pirati, mentre il governo indiano sostiene che gli spari hanno ucciso due pescatori innocenti.

L’Italia intende cooperare con le autorita’ di New Delhi per chiarire i fatti dell’incidente avvenuto ieri al largo della costa indiana che ha coinvolto la petroliera italiana Enrica Lexie. Lo ha oggi dichiarato l’ambasciatore Giacomo Sanfelice in una breve dichiarazione alle tv indiane dopo un incontro con il sottosegretario agli Esteri per l’Occidente, Madhusudan Ganapathi. ”I fatti devono essere chiariti. Stiamo lavorando in in stretto contatto con le autorita’ indiane”, ha detto Sanfelice.   Voglio sottolineare, ha infine detto, che ”la nave e’ andata volontariamente nel porto di Kochi” per collaborare alle indagini su quanto e’ accaduto.

Lo Stato Maggiore della Marina italiana ha indicato che gli uomini della Marina hanno respinto un attacco di pirati sparando alcuni colpi di avvertimento, mentre oggi le autorita’ indiane hanno denunciato che quegli spari hanno ucciso due pescatori inermi. La dinamica di quanto accaduto ieri al largo delle coste indiane, dove i militari imbarcati su un cargo italiano hanno sventato un presunto attacco di pirati, ”e’ ancora tutta da verificare”. Lo afferma lo Stato maggiore della Marina, sottolineando che l’atteggiamento del peschereccio era stato giudicato dall’equipaggio del mercantile ”chiaramente ostile, tipico dei pirati” e che il motopesca  ”si e’ allontanato dopo la terza raffica di avvertimento, senza danni evidenti a bordo”.

”In merito a quanto accaduto ieri a largo delle coste indiane, dove un team di sicurezza della Marina militare, imbarcato su m/n Enrica Lexie e’ intervenuto per sventare un tentativo d’attacco da parte di un’imbarcazione condotta da personale armato” la Forza armata precisa in una nota che ”la dinamica dei fatti e’ ancora tutta da verificare”. ”Al momento si puo’ dire – prosegue lo Stato maggiore – che l’equipaggio ci ha riferito che l’atteggiamento del peschereccio era stato giudicato chiaramente ostile, tipico dei pirati.  Le modalita’ di avvicinamento erano le stesse gia’ seguite in operazione di abbordaggio, caratteristiche di quei mari.  Un esempio su tutti: non hanno risposto ai segnali di avvertimento. I marinai a bordo del mercantile hanno messo in atto le procedure standard. Il peschereccio – conclude la Marina – si e’ allontanato dopo la terza raffica di avvertimento, senza danni evidenti a bordo”.

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