Kazakistan, aereo con 100 persone a bordo precipita, ne muoiono solo 12. Perché i serbatoi non sono esplosi

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 27 Dicembre 2019 - 13:39 OLTRE 6 MESI FA
Kazakistan, aereo con 100 persone a bordo precipita, ne muoiono solo 12. Perché i serbatoi non sono esplosi

L’aereo della Bek Air precipitato in Kazakistan (Foto Facebook)

MILANO – Se solo i serbatoi avessero preso fuoco, come ci si sarebbe aspettato, o se quel grosso uccello di metallo si fosse schiantato su delle case, i morti sarebbero stati molti di più, forse tutti e 98 quanti erano i suoi passeggeri. Invece sia i serbatoi sia le ali dell’aereo Fokker 100 della compagnia Bek Air precipitato non lontano dallo scalo di Almaty, in Kazakistan, sono rimasti intatti, risparmiando la fusoliera e i suoi passeggeri dalle fiamme. E i resti sono finiti su alcuni edifici abbandonati nella campagna innevata dell’ex Repubblica sovietica. 

Il bilancio a poche ore dall‘incidente parla di dodici morti nell’impatto al suolo, nel villaggio di Almerek, appena oltre la fine della pista dell’aeroporto. Tra le vittime, anche il pilota. Almeno 50 persone, fra le quali 6 bambini, sono state ricoverate in ospedale dopo essere state estratte vive dai rottami. Ma diciassette di loro sono in “condizioni estremamente gravi”.

Non era passata nemmeno una manciata di minuti dal decollo quando il volo Z2100 è precipitato al suolo. “Ad un certo punto abbiamo iniziato a cadere, non in verticale ma ad angolo. Sembrava che l’aereo fosse fuori controllo”, ha raccontato Aslan Nazaraliyev, imprenditore kazako sopravvissuto all’incidente aereo. Un’altra sopravvissuta ha detto al sito web Tengrinews di avere udito un “suono terrificante” prima che l’aereo iniziasse a perdere quota: “L’aereo stava volando in posizione inclinata. Era come in un film: sentivo urla, gente che piangeva”.

Ma i serbatoi non sono esplosi. “L’assenza di fiamme fa una grande differenza – ha spiegato alla Cnn l’esperto di aviazione Geoffrey Thomas – assieme alla tenuta della fusoliera. Sono sorpreso che non sia scoppiato un incendio sull’aereo. E questo probabilmente è dipeso dal fatto che i serbatoi e le ali sono rimaste intatti”.  

Il presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev, ha dichiarato la giornata di sabato 28 dicembre lutto nazionale e ha annunciato l’istituzione di una commissione ad hoc per chiarire le cause del disastro aereo. Nel frattempo il ministro dell’Industria kazako ha deciso che nessun Fokker-100 volerà più fino a quando non saranno state chiarite le cause dell’incidente di oggi. Lo scorso marzo un aereo dello stesso tipo con 116 passeggeri a bordo era stato costretto ad un atterraggio d’emergenza nell’aeroporto della capitale Nur-Sultan per un guasto al carrello. (Fonti: Ansa, Cnn)