Malesia, accoltella e uccide il marito violento: condannata a morte

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Ottobre 2018 - 06:53 OLTRE 6 MESI FA
Malesia, accoltella e uccide il marito violento: condannata a morte

Malesia, accoltella e uccide il marito violento: condannata a morte

ROMA – A Lagwaki, la britannica Petite Samantha Jones accusata di aver accoltellato e ucciso il violento marito John violento nella loro abitazione malese, è stata condannata a morte per impiccagione. Jones, che è arrivata in tribunale a piedi nudi e indossava la tuta arancione delle detenute, è stata accusata di aver ucciso il marito, un vigile del fuoco in pensione, nella bella casa con vista sulle risaie, in un tranquillo villaggio dell’isola.

In Malesia l’omicidio comporta una condanna a morte per impiccagione ma la sua autodifesa potrebbe modificare il reato e la donna ottenere una pena detentiva. In tribunale è emerso che John Jones è morto per una ferita da arma da taglio al torace, la lama ha perforato il fegato. Samantha, 51 anni, dopo aver ammesso l’omicidio ha trascorso gli ultimi 12 giorni nella cella della polizia ma ha sostenuto che si stava difendendo dopo 11 anni di violenze da parte del marito che la prendeva a calci e pugni.

Secondo il MailOnline, agli investigatori Samantha avrebbe riferito che la notte prima dell’omicidio il marito, ubriaco, l’aveva presa a calci nello stomaco. Sfinita per i continui abusi la donna per difendersi avrebbe pugnalato Jones al torace. Samantha sostiene di aver affondato il coltello per difendersi dall’ennesima aggressione, poi è corsa fuori dall’abitazione a chiedere aiuto a un vicina. Insieme hanno tentato di soccorrere Jones che mentre stava morendo ha indicato la moglie e detto:”Stai lontana. Mi hai accoltellato, mi hai accoltellato”. Sull’isola Jones era molto popolare, frequentava regolarmente bar e ristoranti della zona turistica di Centai Beach, arrivava a bordo della sua Harley Davidson. Nonostante la coppia sembrasse apparentemente felice, Samantha ha raccontato alla polizia che John era un alcolista violento, prima di trasferirsi a Lagwaki, l’aveva denunciato due volte nel Regno Unito per aggressione. Il governo malese ha annunciato che sta modificando la legge per abolire la pena capitale. Attualmente nel braccio della morte delle carceri si trovano 1.200 detenuti.