Gerusalemme, palestinese ucciso da un guardiano: scontri a Silwan

Incidenti sono divampati questa mattina nel rione palestinese di Silwan (alle pendici meridionali della Città Vecchia) dopo che un uomo di circa 35 anni è stato ucciso da un guardiano israeliano, poi arrestato.

Secondo la radio militare, il guardiano israeliano ha detto alla polizia di essere stato costretto ad aprire il fuoco perché si trovava in pericolo di vita dopo essere stato circondato da un gruppo di dimostranti violenti. Secondo l’emittente, gli scontri fra dimostranti palestinesi e reparti della polizia sono ancora in corso.

Fonti palestinesi sul posto precisano che nell’incidente sono rimasti feriti anche tre altri abitanti di Silwan, uno dei quali è stato ricoverato in condizioni gravi in un ospedale di Gerusalemme est.

La radio dei coloni Canale 7, da parte sua, ha riferito che il guardiano israeliano è caduto in una imboscata e che si è trovato circondato da tre palestinesi armati di coltelli. Prima ha sparato in aria, poi verso terra e infine – sentendosi ormai in pericolo di vita – ha aperto il fuoco verso uno degli aggressori. Questa versione dei fatti viene adesso vagliata dalla polizia israeliana.

Il quartiere di Silwan è uno dei punti di maggiore frizione fra la popolazione di Gerusalemme est e le autorità israeliane per la presenza al suo interno di un piccolo nucleo di insediamento ebraico. Ingenti reparti di polizia impediscono alla popolazione di raggiungere il vicino Wadi Hilwe, dove è avvenuta la sparatoria.

Chiamato Città di Davide (‘Ir David’) questo nucleo ebraico è stato costituito attorno ad una zona di interesse archeologico divenuta un polo di attrazione per i turisti israeliani e stranieri.

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