Papa Francesco: “Le streghe non esistono. Mi fa paura il chiacchieraggio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Marzo 2017 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA
Papa Francesco: "Le streghe non esistono. Mi fa paura il chiacchieraggio"

Papa Francesco: “Le streghe non esistono. Mi fa paura il chiacchieraggio”

ROMA – Papa Francesco: “Le streghe non esistono. Mi fa paura il chiacchieraggio”. Questa volta Francesco lo dice con uno dei suoi neologismi, “chiacchieraggio”. Lo sparlare dietro è il germe da cui nascono quei rancori, quelle divisioni che poi “distruggono” le famiglie, le comunità, fino alle nazioni. Le chiacchiere sono come atti di terrorismo, “si butta la bomba e poi si scappa” e di quelle si deve aver paura. Tanto quanto si temono le streghe che “non esistono” ma parlare male degli altri è “come fare la strega”.

Torna su uno dei temi su cui più spesso batte papa Francesco nel dialogo che ha intrattenuto oggi a cuore aperto con i bambini della parrocchia di Santa Maddalena di Canossa, alla Borgata Ottavia, periferia nord della Capitale, la stessa da cui proviene il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Il terrorismo delle chiacchiere – ammette ancora una volta Bergoglio – esiste anche in Vaticano. Tutto nasce dalle domande spontanee dei bambini.

“Se c’è qualcosa che mi spaventa o mi fa paura? Ma, sai – ha spiegato a una di loro Francesco -, mi spaventano le streghe, ma ci sono? No, davvero? No e quando sentite una signora che dice che va dalla strega perché mi farà questo e quello e io guarirò, è una stupidaggine perché le streghe non hanno alcun potere”. Ben altra cosa, ha sottolineato invece, è il “fare la strega” sparlando.

“Mi spaventa la capacità di distruggere che hanno le chiacchiere, distruggere l’altro di nascosto, questo è fare la strega”. “A me spaventa quando una persona è cattiva – ha confessato ancora Bergoglio -, la malvagità. Tutti abbiamo il seme della cattiveria dentro ma quando una persona sceglie di essere cattiva mi spaventa perché può fare tanto male, in famiglia, sul posto di lavoro, anche in Vaticano quando c’è il chiacchieraggio”.

“Voi – ha esemplificato – avete visto in tv cosa fanno i terroristi, buttano la bomba e scappano. Le chiacchiere sono così, si butta una bomba e si scappa e così si distrugge magari una famiglia, un quartiere, una parrocchia, ma soprattutto il tuo cuore”. “Mai le chiacchiere – ha ammonito – mordersi la lingua prima di farle”. Sempre rispondendo alle domande dei bambini Francesco ha ricordato che “non si paga per diventare Papa”.

“E se tu hai un mucchio di soldi e vai lì e li dai ai cardinali ti fanno Papa per questo?”, “No”, è stata la risposta in coro. Nello scambio con i più giovani Francesco ha anche ammonito a usare con parsimonia gli smartphone, perché il dialogo attraverso di loro “non è concreto, è virtuale, liquido” mentre “bisogna mettersi in ascolto degli altri”, fare “l’apostolato dell’orecchio”.

In mattinata il Papa all’Angelus aveva espresso vicinanza “al popolo del Guatemala che vive in lutto per il triste e grave incendio scoppiato all’interno della Hogar Virgen de la Asuncion causando vittime e feriti tra le ragazze che vi abitavano”. Quindi aveva rivolto un appello “a pregare con me per tutti le ragazze e i ragazzi vittime di violenze, di maltrattamenti, di sfruttamento e delle guerre”. “Questa è una piaga, questo è un urlo nascosto che deve essere ascoltato da tutti noi e che non possiamo continuare a far finta di non vedere e di non ascoltarlo”.