Turchia, Istanbul. Riapre il mitico Pera Palace Hotel, lussuosa dimora di celebrità, scrittori e spie

Pubblicato il 1 Agosto 2010 - 15:16 OLTRE 6 MESI FA

Il mitico Pera Palace Hotel di Istanbul, dove hanno soggiornato tra gli altri Ernest Hemingway, Greta Garbo e Jacqueline Kennedy, riaprirà i suoi lussuosi battenti il 1 settembre al termine di un intero rifacimento costato 23 milioni di euro, a quanto informa il Chicago Tribune.

L’albergo fu costruito nel 1876 per ospitare i viaggiatori che arrivavano a Costantinopoli con l’Orient Express, che partiva da Parigi e terminava alla stazione di Sirkeci. Ed era l’alloggio più lussuoso del tempo. Si trova nel cuore di quella che fra il XIX e il XX secolo era nota come la Cité de Péra, il quartiere più cosmopolita di Costantinopoli, ambasciate e caffè frequentati dai più illustri intellettuali del tempo.

Punto di riferimento per i turisti e gli abitanti della città – un pò come The Oriental a Bangkok e il Manila Hotel nella capitale filippina – il quotidiano Hurriyet racconta che negli ultimi mesi sono stati in tanti a sfidare la sorte ed entrare nel cantiere anche per assicurarsi sulla tempistica dei lavori, segno che la stupenda hall dell’albergo, con il suo stile a metà il neoclassico e l’art noveau, mancava a molti.

Qui negli anni Venti del secolo scorso Ernest Hemingway passava le giornata a scrivere articoli sulla guerra fra Turchia e Grecia, in compagnia di bevande sempre e rigorosamente alcoliche e qualche decennio più tardi gli specchi decorati riflettevano l’immagine di Jacqueline Kennedy Onassis. Oggi il quartiere si chiama Beyoglu, le rappresentanze diplomatiche sono rimaste e ai caffè in parte si è sostituita la movida notturna, che certo Hemingway avrebbe trovato insopportabile.

Bello, bellissimo, il Pera Palace Hotel, ma ultracaro, anche solo per un caffè. L’hotel si prepara ad applicare tariffe più elevate di quelle precedenti al restauro, non inferiori ai 260 euro a notte per la camera standard. Ancora non si sa quanto dovrà sborsare chi intende prenotare una delle 16 suites, che godono di una superba vista sul Corno d’Oro e prendono il nome di ospiti illustri, dall’Imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo a re Edoardo VIII d’Inghilterra.

Un consiglio: non chiedete di soggiornare nella camera 101 perchè vi diranno di no guardandovi storto. Vi abitò il fondatore della Turchia moderna, Mustafa Kemal Ataturk, ed è off limits. Ci sono comunque valide alternative: la 103 era della divina Greta Garbo e la 104 quella della tanto bella quanto misteriosa spia Mata Hari.

La splendida lobby del Pera Palace Hotel

Proprio le spie, dopo i regnanti, i capi di Stato e gli scrittori, erano i clienti più affezionati del Pera Palace. Fra le sue mura, infatti, soggiornarono a più riprese l’agente sovietico Kim Philby e il «collega» albanese Elyesa Bazna, meglio noto come «Cicero», collaboratore dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. Ma la camera più ambita è sicuramente la 411, dove Agatha Christie soggiornò in varie fasi dal 1926 al 1932 e proprio fra le sue mura scrisse «Assassinio sull’Orient Express».