Russia manda armi e soldati in Siria. Usa preoccupati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Settembre 2015 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA
Siria. Putin alla guerra con Assad. Navi, aerei, soldati

Siria. Putin alla guerra con Assad. Navi, aerei, soldati

ROMA – Aerei da guerra russi sorvolano la Siria, le navi attraccate al porto di Lattakia trasportano carri armati e armi sofisticate destinate all’esercito siriano di Assad, un contingente di fanteria navale è sbarcato per partecipare alle operazioni belliche.

La Russia sta fornendo assistenza alle truppe siriane perché sono “l’unica forza che può opporre resistenza” all’Isis, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sottolineando che “semplicemente non ci sono altre forze organizzate ed efficienti” in quella regione.

Usa:”Siamo preoccupati”. La scelta di Putin di affrontare direttamente sul campo i miliziani Isis è stata accolta con grande preoccupazione dagli americani che proprio la necessità che Assad sgombri il campo, lasci il potere residuo, considerano condizione imprescindibile per risolvere la crisi siriana. “Gli Usa vogliono sconfiggere il Califfato, ma vorrebbero contemporaneamente sbarazzarsi di Assad, dell’alleato russo e della base di cui dispone sulla costa siriana (a Tartus ndr.)” (Sergio Romano, Corriere della Sera).

Putin ha rotto gli indugi, in Siria la Russia partecipa direttamente al conflitto, non fa più l’osservatore. “La crisi dei rifugiati è conseguenza delle condizioni orrende in Siria. Quello che serve è una soluzione diplomatica. E Assad deve andare via”, ha ribadito Eric Schultz, portavoce della Casa Bianca.

“Se saranno richieste misure aggiuntive da parte nostra per aumentare il sostegno alla lotta anti terrorismo daremo un’adeguata valutazione alla questione ma in ogni caso sulla base del diritto internazionale e della legislazione russa”, ha invece insistito Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri russo, che aveva già confermato l’assistenza militare russa ad Assad, che aveva già confermato l’assistenza militare russa ad Assad.

Grecia, Iran e in un primo momento la Bulgaria hanno aperto i loro spazi aerei ai russi, il ponte aereo cominciato come linea di rifornimento di aiuti alla popolazione ha cambiato obiettivo, come spiega Maurizio Molinari, inviato de La Stampa.

Due Antonov-124 Condor, i giganteschi vettori da trasporto russi, e un terzo aereo-cargo sono atterrati sbarcando mezzi militari, sofisticate apparecchiature per le comunicazioni, materiale per costruire impianti e personale in divisa. Altri aerei sono in arrivo. Fonti americane spiegano alla tv Cbs che «nell’aeroporto vi sono unità abitative per ospitare mille uomini» e la tv I24News, con la sede a Tel Aviv, aggiunge che i russi si preparano ad attivare «unità mobili» per gestire lo scalo come una «hub militare», proteggendo le comunicazioni e ospitando uomini e mezzi. (Maurizio Molinari, La Stampa).

Un video di cui parla l’Ansa pubblicando alcune immagini, e trasmesso anche dalla tv siriana, mostra i soldati russi stanno già combattendo in Siria.