Soldati russi in Ucraina: fucili vecchi, niente acqua, no addestramento, attirare i nemici

Uno dei soldati, uno studente arruolato alla fine di febbraio, ha raccontato che un commilitone gli aveva detto di prepararsi a respingere un attacco ravvicinato delle forze ucraine nel sud-ovest del Donbass, ma ha osservato: "Non so nemmeno come si spari con un'arma automatica".

di Caterina Galloni
Pubblicato il 10 Aprile 2022 - 18:00 OLTRE 6 MESI FA
Soldati russi in Ucraina: fucili vecchi, niente acqua, no addestramento, attirare i nemici

Soldati russi in Ucraina: fucili vecchi, niente acqua, no addestramento, attirare i nemici

I soldati russi arruolati nella guerra in Ucraina sarebbero dotati di  fucili risalenti al 19° secolo, si dissetano in stagni pieni di rane morte e avrebbero l’ordine di attirare il fuoco nemico. A riportare la notizia è il Daily Mail. I soldati presenti nel Donbass hanno raccontato di come siano stati spediti a combattere le forze ucraine senza addestramento, mancanza di cibo e acqua e attrezzature inadeguate. Gli ultimi racconti di soldati non addestrati e mal equipaggiati, indicano ulteriormente quanto siano esaurite le risorse militari russe, ostacolate da problemi logistici e frenate da una forte resistenza ucraina.

Il racconto dei soldati russi in Ucraina

Uno dei soldati, uno studente arruolato alla fine di febbraio, ha raccontato che un commilitone gli aveva detto di prepararsi a respingere un attacco ravvicinato delle forze ucraine nel sud-ovest del Donbass, ma ha osservato: “Non so nemmeno come si spari con un’arma automatica“. Lo studente e la sua unità hanno risposto al fuoco e sono sfuggiti alla cattura, ma è stato ferito in uno scontro successivo, ha spiegato all’agenzia di stampa Reuters. Non ha riferito quando sono avvenuti i combattimenti.

Ha aggiunto che a causa della mancanza di rifornimenti, a un certo punto è stato costretto a bere acqua da uno stagno fetido pieno di rane morte a causa della mancanza di rifornimenti.  Altre due fonti in contatto con i soldati russi hanno inoltre affermato che dovevano bere acqua non trattata. Le testimonianze dei soldati, dei loro amici e familiari sono arrivate quando sono emersi i crimini commessi dai soldati russi.

I morti e i prigionieri

Kiev ha affermato che il bilancio delle vittime è di circa 20.000 persone. Le autorità hanno affermato che 50 corpi trovati a Bucha – nell’oblast di Kiev – sono stati vittime di esecuzioni da parte delle truppe russe.  In alcune foto si vedono dei corpi sdraiati a terra con le mani legate dietro la schiena. Le immagini hanno suscitato l’indignazione internazionale, le Nazioni Unite  hanno affermato che i civili erano stati presi di mira e uccisi.

Nel frattempo, l’esercito russo si sta ritirando dalle principali città occidentali e rafforza l’impegno sul Donbass. Con 60.000 riservisti russi che dovrebbero essere chiamati per rafforzare l’offensiva nelle province orientali di Donetsk e Luhansk rivendicate dai separatisti. Il presidente Putin aveva promesso di non inviare in prima linea giovani arruolati non addestrati ma sembra abbia infranto la promessa.

Un quarto dell’esercito russo è formato da soldati di età compresa tra i 18 e i 27 anni. Per la maggior parte provenienti da ambienti poveri. In cui le famiglie non sono in grado di procurarsi lettere legali o certificati medici che esentino i figli dall’andare in guerra. Il mese scorso, un gruppo di soldati russi catturati dagli ucraini ha dichiarato di essere stato ingannato. Avevano fatto credere loro che la guerra fosse un’esercitazione militare e si sono scusati per essersi comportati “come fascisti”.