Stati Uniti: sempre più agenti Cia e Fbi infiltrati su Facebook

Pubblicato il 17 Maggio 2010 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA

Il logo di Facebook

Anche l’intelligence degli Stati Uniti si è messa al passo con i tempi. Le spie del XXI secolo usano i social network più popolari, come Facebook e Twitter, per le proprie indagini. Lo dice un documento interno del Dipartimento di giustizia Usa ottenuto dall’Electronic Frontier Foundation (EFF) grazie al Freedom of Information Act, la legge statunitense sulla libertà di informazione.

Il documento spiega che gli 007 creano dei profili falsi per ingannare persone sospette e quindi si mettono in contatto con loro per ottenere quante più informazioni sulla loro vita. Possono così essere in grado di confermare o smentire gli alibi offerti dagli indagati oppure verificare se quanto dichiarato alla polizia corrisponde alla verità.

Le associazioni paladine della difesa della privacy sono ovviamente insorte e hanno protestato vivamente. L’intelligence fa però sapere che non c’è niente di illegale perché i regolamenti interni permettono questo tipo di indagini. L’Electronic Frontier Foundation fa comunque sapere che non mollerà la presa e continuerà a raccogliere e pubblicare altri documenti in merito.