ROMA – Il ritorno dell’Isis: torna l’incubo terrorismo in Europa, viste le tante coincidenze ravvicinate in pochi giorni. 20 agosto: un algerino entra in una stazione di polizia a Cornella, vicino Barcellona, minacciando gli agenti e urlando Allahu Akbar. 22 agosto: Al Baghdadi, il sedicente leader dell’Isis, torna a dire che “bisogna attaccare l’Occidente”. 23 agosto: a Trappes (alle porte di Parigi) un uomo accoltella e uccide due persone al solito urlo di Allahu Akbar, prima di essere ucciso. Sembra una lite familiare, ma l’Isis rivendica subito l’attentato [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play].
L’attentato di Cornella.
Attentato terroristico in Spagna. Un uomo armato di coltello è entrato lunedì 20 agosto, in una stazione di polizia in Catalogna gridando “Allah Akbar”, “Allah è grande”. Gli agenti gli hanno sparato, uccidendolo.
E’ accaduto intorno alle 6 di lunedì 20 agosto a Cornella, Comune alle porte di Barcellona, nel nordest della Catalogna. Secondo quanto reso noto dalla polizia catalana su Twitter, l’uomo aveva “l’intenzione di attaccare gli agenti”. L’aggressore è un uomo algerino di 29 anni, Abdelouahab Taib, residente a Cornella.
Il ritorno di Al Baghdadi.
Torna alla ribalta Abu Bakr al Baghdad, il sedicente leader dello Stato Islamico, dato per morto, per l’ennesima volta, appena nel luglio scorso. Al Furqan, la sezione media del califfato, ha realizzato e diffuso un audio di ben 54 minuti, affermando che si tratta di un messaggio per i mujaheddin (sacri combattenti islamici) da parte del califfo dell’Isis in persona, dal titolo: “Buone notizie per i pazienti”.
Si tratta di un messaggio – il primo del genere dal settembre 2017 e la cui autenticità di certo non può essere confermata – in cui il presunto al Baghdadi incita i suoi seguaci a continuare la guerra santa, la jihad, sostenendo che la vittoria per i credenti non si misura sul campo. Non si misura sulle città conquistate o perse, non si misura sulla potenza delle armi.
Ma l’aspetto forse più significativo del messaggio è il fatto che il califfo, sul quale gli americani hanno posto una taglia di 25 milioni di dollari, parla diffusamente di eventi di attualità, come le divergenze tra Stati Uniti e Turchia, in particolare riguardo al pastore evangelico Andrew Craig Brunson. Evidentemente un modo per smentire ancora una volta le notizie che lo danno per morto o per gravemente ferito, o paralizzato.
L’attacco di Trappes.
Torna la paura terrorismo in Francia. Un uomo armato di coltello ha aggredito alcuni passanti nelle strade di Trappes, alle porte di Parigi, uccidendo due uomini e ferendone altri due. Poi si trincerato in una casa gridando “Allah Akbar” (“Dio è grande” in arabo). Isis rivendica ma gli inquirenti dubitano.
La polizia e i reparti antiterrorismo sono intervenuti e poco dopo hanno ucciso l’aggressore. Da fonti della polizia citate dalla tv pubblica France 3 si apprende che l’aggressore, schedato come islamista radicale, aveva 36 anni ed era stato già condannato per apologia di terrorismo. Gli inquirenti restano comunque prudenti sulle motivazioni dell’aggressione, e non è esclusa la pista di una lite per motivi familiari.