Ufo, anche i russi svelano i loro incontri ravvicinati: risalgono alla Guerra Fredda

Tra i rapporti più sorprendenti c'è quello di un colonnello russo: ha riferito di un oggetto mutaforma che ha sparato un "raggio di luce" verso il suolo.

di Caterina Galloni
Pubblicato il 3 Luglio 2022 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA
Ufo russi incontri ravvicinati

Ufo, anche i russi svelano i loro incontri ravvicinati: risalgono alla Guerra Fredda (foto ANSA)

Dai file segreti russi sugli UFO è emerso che un jet da combattimento è stato infastidito da strane luci e oggetti volanti che si spostavano a 965 km/h come non sarebbe possibile “a nessun aereo” realizzato dagli esseri umani.

Ufo, documenti del Kgb degli avvistamenti durante la Guerra Fredda

Secondo quanto riferisce il SUN, i file appena scoperti risalenti al periodo della Guerra Fredda, rivelano che non erano soltanto gli USA ad avere incontri ravvicinati con strani oggetti presenti nel cielo, ma lo stesso fenomeno era sperimentato anche nell’Unione Sovietica.

I documenti del KGB mostrano decine di rapporti di soldati, aviatori e piloti russi che avevano visto forme inquietanti, oggetti enormi, luci scintillanti e lampi misteriosi.

Tra i rapporti più sorprendenti c’è quello di un colonnello russo: ha riferito di un oggetto mutaforma che ha sparato un “raggio di luce” verso il suolo.

The Sun Online ha rivelato i documenti proprio nel momento in cui la Russia ha avviato un dibattito sugli UFO, un tema di attualità anche a Washington DC.

Dmitry Rogozin, il capo di Roscosmos – l’omologo russo della NASA – ha confermato che anche i piloti russi hanno incontrato misteriosi velivoli e ha detto che Mosca sta indagando sugli UFO.

I file del KGB sono stati scoperti dopo essere stati inviati per la prima volta al maggiore generale Pavel Popovich, uno dei primi cosmonauti sovietici e il primo ucraino a volare nello spazio. I documenti sono stati forniti a The Sun Online da UAP Media UK, un gruppo di attivisti che indaga e lavora per favorire una discussione più seria e trasparenza sugli UFO.

Graeme Rendall, di UAP Media UK, un ricercatore che ha scritto libri sull’argomento UFO e sull’aviazione, ha detto al tabloid britannico: “Questi rapporti tradotti potrebbero non fornire una risposta piacevole e chiara sugli UFO, ma offrono una controrisposta a quello che è stato spesso ribadito, ovvero che strani oggetti e luci fossero semplicemente un fenomeno incentrato sull’America. Oggetti misteriosi sono stati visti in tutto il mondo, anche in un paese governato da un regime noto per nascondere verità scomode e ora sappiamo che gli UFO ne facevano parte”.

I racconti degli incontri ravvicinati

Dopo essere stato rilasciato per la prima volta a Pavel Popovich il 24 ottobre 1991, le oltre 100 pagine del documento “The Blue Folder” alla fine è diventato noto in Occidente.

A Popovich il documento fu consegnato da Vadim Bakatin – l’ultimo presidente del KGB – 63 giorni prima del crollo totale dell’Unione Sovietica. Rapporti sorprendenti includono i resoconti di testimoni a Burkhala, Magadan, che il 21 ottobre 1989 hanno visto apparire un oggetto “rosso splendente” per 30 minuti. 

Uno dei testimoni, che si dice abbia lavorato al centro spaziale del cosmodromo di Baikonur, ha stimato che l’oggetto si stesse muovendo a circa 965 km/h. L’oggetto è stato descritto a forma di “sigaro o pesce” ed era circondato da nove luci.

Il capo pilota Sergei Petrovich Sachkov ha raccontato di aver visto “due luci splendenti rosso violacee” mentre il tenente Aleksander Alekseyevich Selyutin ha descritto un “punto rosso che pulsava” sospeso nel cielo.

Rendall ha dichiarato a The Sun Online: “Sebbene l’accuratezza e la veridicità di questi rapporti del KGB sugli avvistamenti di UFO negli anni ’80 potrebbero non essere verificabili al 100%, costituiscono un tesoro di informazioni che solleva il coperchio su un segreto altrimenti oscuro della Guerra Fredda. Anche il personale militare, gli equipaggi dell’Aeroflot e i normali cittadini russi hanno visto gli UFO. In molti casi sono incluse le lettere e le dichiarazioni originali in cirillico, complete di disegni e schizzi degli oggetti visti. A parte la differenza degli alfabeti, somigliano molto ai rapporti trovati nei vecchi documenti del programma di indagine sugli UFO del Progetto Blue Book dell’USAF degli anni ’50 e ’60. I sovietici stavano chiaramente cercando risposte al fenomeno”.