UFO o UAP? alieni non sono, dice il Pentagono: spie cinesi, detriti spaziali o droni, ma avvistamenti a centinaia

UFO o UAP? alieni non sono, dice il Pentagono: spie cinesi, detriti spaziali o droni, ma gli avvistamenti sono centinaia e molti senza spiegazione

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 11 Dicembre 2022 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA
UFO o UAP? alieni non sono, dice il Pentagono: spie cinesi, detriti spaziali o droni, ma avvistamenti a centinaia

UFO o UAP? alieni non sono, dice il Pentagono: spie cinesi, detriti spaziali o droni, ma avvistamenti a centinaia

UFO, avvistamenti di alieni o azioni di spionaggio cinesi? Il Pentagono esclude l’ipotesi aliena. Il Pentagono afferma di aver risolto una serie di avvistamenti UFO ma ammette che ce ne sono molti che non hanno ancora una spiegazione

Gli UFO o “fenomeni aerei non identificati”, secondo funzionari amministrativi statunitensi, sono da ritenere quasi tutti operazioni di sorveglianza da parte di potenze straniere, palloni meteorologici o altro materiale aereo.

Il governo degli Stati Uniti ha trascorso decenni a deviare, smontare e screditare le osservazioni di oggetti volanti non identificati che risalgono agli anni Quaranta.

Il termine UFO (Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object) , a lungo associato all’idea di dischi volanti e veicoli spaziali alieni, è stato sostituito nel linguaggio ufficiale del governo da “UAP” (Unidentified Aerial Phenomenon).

All’inizio di quest’anno, il Pentagono ha spiegato che un video precedentemente pubblicato di triangoli verdi che sembravano astronavi aliene erano semplicemente droni fotografati attraverso lenti per la visione notturna. Non hanno fornito dettagli su quando o dove sono state scattate le immagini ma hanno affermato che sono esempi di un tentativo di sorveglianza delle manovre militari.

Molti casi recenti sono stati risolti: alcuni erano semplicemente spazzatura rilasciata nel cielo da palloni meteorologici o da oggetti di uso comune come droni e che illusioni ottiche hanno fatto apparire come qualcosa di insolito, facendoli sembrare più veloci del normale.

I funzionari militari hanno affermato che non ci sono prove che le immagini mostrino visitatori provenienti da altri pianeti ma purtroppo le loro dichiarazioni sono spesso ignorate dai legislatori o minimizzate dai media.

Alti funzionari della difesa e dell’intelligence hanno testimoniato sotto giuramento al Congresso che il governo non ha raccolto materiali provenienti da un atterraggio alieno sulla Terra e che l’elenco di avvistamenti di UAP era cresciuto fino a 400, molti dei quali però rimasti ancora senza spiegazione.

Il Pentagono ritiene ora che alcuni degli avvistamenti siano da attribuire alla sorveglianza cinese tramite la tecnologia dei droni con l’ipotesi che Pechino abbia rubato progetti di aerei da combattimento avanzati.

La segretezza è necessaria per evitare che la Cina scopra che le forze armate americane sono state in grado di rilevare lo spionaggio da parte dei cinesi ma tale segretezza non fa altro che alimentare le teorie cospirative.

Sue Gough, portavoce del Dipartimento della Difesa, ha dichiarato al New York Times che si stanno raccogliendo quanti più dati possibile, seguendo i tracciati per vedere dove portano e che, ogni volta che sarà possibile, i dati saranno condivisi.

Un certo numero di vecchi incidenti rimane, però, ancora inspiegabile, con troppi pochi dati o prove provenienti da dispositivi come telecamere o radar per poter giungere a conclusioni definitive.

Le testimonianze dell’anno scorso di fronte al Congresso hanno suggerito che gli avvistamenti potrebbero essere “disordine aereo” generato dall’uomo o il risultato di fenomeni naturali causati da cristalli di ghiaccio, umidità o calore.

Il rapporto afferma che gli UAP rappresenterebbero anche una sfida alla sicurezza nazionale se fossero piattaforme di raccolta di un avversario straniero o se fornissero la prova che un potenziale avversario ha sviluppato una tecnologia rivoluzionaria o dirompente.

Ronald Moultrie, il più alto funzionario dell’intelligence del Pentagono, e Scott Bray, il vice direttore dell’intelligence navale, hanno testimoniato davanti alla commissione affermando che non c’è alcuna prova che suggerisca che gli UAE siano di origine extraterrestre, anche se il Pentagono non esclude la possibilità che esista una qualche forma di vita altrove, e che il governo è impegnato nella ricerca di risposte con l’obiettivo di capire cosa c’è là fuori e non di insabbiare qualcosa.