Usa. Giovane nero ucciso, a Ferguson stato emergenza e coprifuoco

Pubblicato il 17 Agosto 2014 - 09:27| Aggiornato il 30 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

 

Negozi in fiamme a Ferguson

USA, FERGUSON -Stato d’emergenza e coprifuoco a Ferguson, il sobborgo di Saint Louis nel Missouri, dopo la notte di violenze e saccheggi che ha segnato le manifestazioni di protesta di venerdi sera per la morte del giovane nero Michael Brown, ucciso da un agente di polizia bianco, Darren Wilson, una settimana fa.

La decisione è stata presa dal governatore del Missouri, Jay Nixon, che ha spiegato che il coprifuoco sara’ da mezzanotte alle 5 del mattino, ora locale: “Non è una misura per far tacere la gente di Ferguson, ne’ la gente di questa regione o altrove, ma serve a contenere coloro che con le loro azioni danneggiano la voce della gente”, ha precisato il governatore in un teso incontro con la comunità locale.

“Dormire non e’ una opzione, vogliamo giustizia”, hanno gridato persone presenti all’incontro. Nixon, che era affiancato dal capitano della polizia stradale Ron Johnson, responsabile dell’ordine pubblico a Ferguson, ha anche annunciato che almeno 40 agenti dell’Fbi sono impegnati da sabato ad andare porta a porta a Ferguson “per indagare sulla morte di Michael Brown”. Circa 200 persone hanno saccheggiato venerdi sera una serie di negozi, ma la polizia locale, ancora una volta in assetto anti-sommossa, e’ rimasta a guardare e questa volta non e’ intervenuta, per non peggiorare la situazione. A mettere in fuga i saccheggiatori sono stati i proprietari dei negozi e alcuni manifestanti che si sono messi davanti alla porta per impedire loro di rientrare.

Il corteo aveva iniziato a sfilare in maniera pacifica nel pomeriggio, ma la situazione e’ deteriorata nella notte anche a causa della rabbia dei manifestanti per il modo in cui il capo della Polizia di Ferguson, Thomas Jackson, ha aggiornato l’opinione pubblica sul caso. In una conferenza stampa, Jackson ha rivelato l’identità dell’agente che ha ucciso Michael, ma nelle 19 pagine del rapporto si parla soprattutto del furto di sigari avvenuto in un negozio nel quale il ragazzo sarebbe stato coinvolto poco prima di essere ucciso. E’ stato quindi reso pubblico un video a circuito chiuso. Le immagini, registrate intorno a mezzogiorno, mostrano un ragazzo alto con una maglietta bianca, un paio di bermuda e un cappello rosso che, secondo la polizia, corrisponde alla descrizione di Michael.

Il giovane nero ha in mano una scatola di sigari dal valore di 48,99 dollari ed e’ in compagnia di un altro ragazzo. Nel video, il proprietario del negozio cerca di fermarlo e viene spintonato. Dieci minuti dopo, il ragazzo viene affrontato dal poliziotto: le autorità riferiscono di una presunta colluttazione durante la quale la vittima avrebbe tentato di strappare la pistola di mano all’agente. Testimoni hanno invece raccontato che Michael, che era disarmato, ha alzato le mani in segno di resa, ma è stato alla fine ucciso con “diversi colpi di pistola”. Il poliziotto sarebbe rimasto ferito. “Dopo aver visto il video, posso confermare che Brown è il principale sospetto nel furto”, si legge nel rapporto del capo della Polizia. Ma la comunità ha subito protestato per il fatto che la notizia del presunto coinvolgimento di Michael nel furto sia stata resa nota solo dopo sei giorni e – guarda caso – insieme all’identità del poliziotto.

Jackson sostiene che l’agente Wilson, 28 anni, da sei con le forze dell’ordine, non sapeva del furto e che ha fermato Michael solo perche’ stava camminando in mezzo alla strada, bloccando il traffico. La famiglia della vittima si e’ detta “indignata” dalle modalità decise dalla polizia per rivelare il coinvolgimento del figlio nel furto, sostenendo che sta cercando di diffamare il nome di Mike per giustificare “un’esecuzione”. Allo stesso tempo, ha invitato alla calma chiedendo di continuare con le proteste pacifiche.