Usa e Australia si stanno contendendo Gabe Watson, cittadino americano che in viaggio di nozze in Australia avrebbe ucciso la moglie Tina, 26 anni. L’episodio è avvenuto nel 2003. La ragazza è morta durante un’immersione subacquea: secondo l’accusa Gabe avrebbe manomesso le bombole e il respiratore tenendo poi sott’acqua la moglie. Movente del delitto incassare il premio dell’assicurazione sulla vita stipulata da Tina.
Ma la giustizia australiana lo condanna a soli 18 mesi di carcere, accusandolo solo di non aver soccorso la moglie in difficoltà. Ora per Watson potrebbero iniziare i guai: la famiglia di Tina vorrebbe riaprire il caso e se tornasse negli Stati Uniti (è originario dell’Alabama)rischierebbe la pena capitale, come sostiene il suo avvocato. L’Australia, per questo, non vuole concedere l’estradizione: la legge di Sidney la vieta infatti per coloro che nel paese d’origine rischiano il patibolo.