Yemen: i ribelli Houthi spostano la nave Galaxy per paura di un nuovo blitz Usa

di Arabia Felix
Pubblicato il 4 Dicembre 2023 - 09:04
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I ribelli Houthi dello Yemen hanno spostato la nave mercantile “Galaxy Leader”. Hanno cambiato la sua posizione per la terza volta consecutiva durante la prima settimana da quando l’hanno sequestrata mentre navigava lungo le coste yemenite.

Temendo un’operazione di sbarco delle forze statunitensi per recuperarla, il gruppo Houthi ha portato i rinforzi. Ha creato fortificazioni navali militari per proteggere la nave mercantile “Galaxy Leader” che teneva nel Governatorato di Hodeidah, sul Mar Rosso.

Maxar, una società non governativa americana, ha pubblicato un’immagine satellitare che mostra la presenza di un lanciatore navale e di una nave militare Houthi vicino alla nave mercantile Galaxy Leader, allo scopo di proteggerla.

I media yemeniti hanno riferito che il gruppo Houthi aveva creato fortificazioni militari navali. Ha posizionato un’unità militare attorno alla nave mercantile dirottata. Le aree circostanti sono usate per proteggerla, tra i timori Houthi di un’operazione di sbarco americana o israeliana per recuperarla.

Le fonti hanno riferito che gli Houthi hanno trasportato la nave nel porto di Hodeidah. Poi l’hanno spostata vicino alla nave cisterna Safer nel porto di Saleef. Infine l’hanno trasportata, martedì scorso, a Diqnoa Bay nelle acque del costa dell’isola di Ras Issa, a nord del governatorato di Hodeidah.

La nave “Galaxy Leader” è attualmente ancorata nel porto di Ras Issa, a nord di Hodeidah. Precisamente nella baia di Diqnoa, un’area con fondali profondi vicino al serbatoio petrolifero “Safer” e alle raffinerie di Al-Issa, di fronte alla Yemeni Sugar Refining Company , e ad est del porto dei pescatori, secondo “Khabar Agency”.

Il gruppo Houthi aveva dirottato la nave mercantile giapponese Galaxy Leader, in parte di proprietà del miliardario israeliano Abraham Ungar, nel Mar Rosso. L’aveva portata sulla costa del governatorato di Hodeidah, affermando di agire a sostegno della causa palestinese.