VIDEO – Zimbabwe: Jericho, fratello leone Cecil non è stato ucciso: ”E’ vivo e si muove”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Agosto 2015 - 15:57| Aggiornato il 3 Agosto 2015 OLTRE 6 MESI FA
Jericho, il fratello di Cecil

Jericho, il fratello di Cecil

ZIMBABWE, HARARE – Jericho, il fratello del leone Cecil ucciso da un dentista americano e la cui vicenda ha sollevato un’ondata di indignazione in tutto il mondo, non è stato ucciso. Lo hanno assicurato le autorità responsabili dei parchi e della fauna dello Zimbabwe, dopo che sabato si era sparsa la voce che fosse stato anche lui colpito a morte. I responsabili dei parchi nazionali hanno mostrato una foto del leone, spiegando che è monitorato grazie a un collare satellitare.

La notizia è rimbalzata dallo Zimbabwe tra lo sgomento del mondo, mobilitato dopo l’uccisione di Cecil da parte di un dentista americano, ma non era vera. E si è aperto un vero e proprio giallo con i media internazionali che si si sono rincorsi per cercare la verità mentre nella savana calava l’oscurità. “Con grande tristezza e rammarico dobbiamo riferire che Jericho è stato ucciso alle quattro di sabato pomeriggio”, aveva detto il presidente della Conservation Task Force dello Zimbabwe, Johnny Rodrigues.

Ma a stretto giro arrivano testimonianze che lo smentiscono. “Sembra vivo e si muove, per quanto posso dire”, riferisce un ricercatore del Hwange Lion Research Project, Brent Stasono, che controlla gli spostamenti del fratello di Cecil attraverso il suo collare-gps. E a supportare la sua tesi anche una fonte del Friends of Hwange Trust, che fornisce acqua agli animali del parco: la notizia della morte di Jericho “sembra non vera”, spiega sottolineando che si è in attesa di chiarimenti. “Siamo affranti” aveva affermato Rodrigues in un comunicato riportato da alcuni media, ammettendo che “al momento non ci sono altri dettagli, che saranno però resi noti non appena disponibili”.

Ma secondo quanto riferiva la Cnn, citando un alto funzionario del parco, Jericho sarebbe stato ucciso da un bracconiere nel Hwange National Park nel pomeriggio. Ucciso illegalmente. Come Cecil, che era un animale protetto, il più amato dello Zimbabwe e aveva anche un collare con segnalatore gps. Per questo Harare ha chiesto l’estradizione del dentista americano, Walter Palmer, del Minnesota, che l’ha ucciso.

Una richiesta che insolitamente raccoglie molti consensi anche negli Usa. Al punto che su ‘We The People’, la sezione del sito web della Casa Bianca in cui possono essere lanciate e firmate petizioni, è apparsa una richiesta dal titolo “Estradare Walter Palmer del Minnesota davanti alla giustizia dello Zimbabwe”.

In quattro giorni ha raggiunto e superato le 210 mila firme. Più del doppio di quanto necessario per ottenere una risposta dall’amministrazione Usa. Nel frattempo Palmer ha fatto perdere le sue tracce. Ha mandato avanti un suo incaricato a prendere contatto con le autorità americane, nella speranza che si calmi la bufera di polemiche nella quale è finito per la sua passione per la caccia grossa. Ma i giorni passano e la collera degli animalisti in tutto il mondo non si placa, anche perchè intanto sono state diffuse diverse foto in cui Palmer mostra orgoglioso numerosi altri suoi trofei, come un leopardo e altri magnifici animali selvaggi da lui uccisi.

Ed è anche emerso che alcuni anni fa era già finito nei guai per aver ucciso un orso negli Usa. La vicenda di Jericho – se fosse stata confermata la sua morte – avrebbe gettato altra benzina sul fuoco. Anche perchè secondo alcune fonti, si prende cura e protegge i cuccioli e le leonesse del branco di Cecil, che dopo la sua uccisione si trovano più che mai esposti a molti pericoli, cacciatori di frodo compresi.