Carabiniere salva una ragazza. Stava per farla finita. Era decisa, voleva gettarsi dal ponte Meier, quello nuovo, quello che ad Alessandria affaccia sul Tanaro. La ragazza era un po’ stordita, forse imbambolata da alcol o psicofarmaci. E triste, tristissima e sul punto di ammazzarsi proprio da quel ponte.
Carabiniere salva ragazza che si stava gettando dal Ponte Meier
Fortuna o istinto di conservazione inconscio hanno voluto che prima di cedere al mortale impulso la giovane abbia telefonato alla madre. In videochiamata le ha detto addio. Ha riattaccato. La madre ha immediatamente allertato i carabinieri.
La giusta mossa. Ad arrivare per prima – prima del corteo pleonastico di forze dell’ordine e personale sanitario – una pattuglia. Con un carabiniere intelligente e sensibile.
Sì, perché, quando le si è avvicinato con discrezione fin quasi a raggiungerla sul freddo parapetto, già fuori dalla balaustra, la ragazza si è ritratta. Un rischio enorme in quelle condizioni. Con pazienza e abilità il carabiniere è riuscito a stabilire un contatto, all’inizio minimo poi sempre più stretto.
Fin quando non è arrivata la cavalleria a sirene spiegate. Lì sarebbe potuto capitare il peggio. La ragazza ha preteso che se ne andassero tutti, che si allontanassero in fretta. Solo il suo carabiniere è stato autorizzato a restare.
Come nei film più convenzionali, la ragazza s’è fatta alla fine convincere a lasciare quel pericoloso trampolino. Ma piano piano, che lì si scivola e lei non era poi così lucida. Lieto fine, ma questo non era un film.