Nel 2021 in Italia si sono registrati i maggiori cali assoluti della popolazione, il maggior calo demografico in termini di differenza tra il numero di nascite e di morti. E’ quanto emerge dall’annuario di Eurostat sulle regioni, nel quale si evidenzia che nello specifico, le diminuzioni più significative di popolazione si sono verificate nel territorio di Roma (con una perdita di 18.200 persone), Torino (14.300) e Milano (10.200).
In Italia nel 2021 il maggior calo demografico
“Molti dei cambiamenti demografici osservati in Ue durante il 2021 possono essere attribuiti agli impatti diretti e indiretti della pandemia di Covid-19”, sottolinea Eurostat, riferendo che tra il 1° gennaio 2021 e il 1° gennaio 2022 nell’Ue si sono verificati quasi mezzo milione di decessi in più rispetto alle nascite.
I dati sulla popolazione Ue
La popolazione dei singoli paesi dell’Ue al 1° gennaio 2023 variava da 0,5 milioni a Malta a 84,4 milioni in Germania. Germania, Francia e Italia insieme costituivano quasi la metà (47%) della popolazione totale dell’Ue al 1° gennaio 2023. Una ulteriore sottolineatura. “Sebbene la popolazione complessiva dell’Ue sia aumentata nel 2022, non sono stati osservati aumenti demografici in tutti gli Stati membri”, puntualizza Eurostat. In totale, sette Paesi hanno registrato un calo della popolazione tra il 1° gennaio 2022 e il 2023, con il calo maggiore registrato in Italia (-179.419 persone) e il minore in Slovacchia (-5.920). Gli aumenti sono stati osservati negli altri 20 Paesi, con il massimo in Germania (1.121.721) e il minimo in Lettonia (7.251).