Matteo Salvini ha fatto sapere che il Governo sta lavorando al nuovo Codice della Strada. L’idea ventilata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è quella di ispirarsi al modello tedesco, dove in gran parte delle autostrade non esistono limiti di velocità. Secondo Salvini non ci saranno impatti significativi sul numero di incidenti, dato che la maggioranza di questi avviene sulle strade extraurbane.
Nuovo Codice della Strada, le ipotesi
“Stiamo facendo tutte le valutazioni, perché ci sono tratte autostradali ampie, dove sul modello tedesco si potrebbe pensare anche di aumentare i limiti di velocità, visto il basso tasso di incidentalità” ha detto Salvini in una lunga intervista a 24 Mattino di Radio 24.
L’innalzamento (o addirittura l’eliminazione) del limite di velocità non avrebbe, secondo Matteo Salvini, un impatto sul numero di incidenti, visti anche gli importanti sviluppi in tema di sicurezza fatti sulla rete autostradale italiana.
“Purtroppo la stragrande maggioranza dei morti non è più in autostrada, ma sulle strade extraurbane. Quindi, con buonsenso, si potrebbero aumentare in alcuni tratti e diminuire in altri. Però ci stiamo lavorando con i tecnici, perché la velocità non è una scelta politica”.
Basta stragi
“Le stragi del weekend sono inaccettabili. Per invertire questa tendenza: educazione stradale, prevenzione e sanzione. Bisogna spiegare ai ragazzi di 16 anni quello che si rischia in auto”, ha aggiunto Salvini in un altro intervento a Rtl 102.5 “per chi guida drogato o ubriaco servono pene severissime: la patente non la vedi più”.
“E’ fondamentale avere educazione stradale vera, non un’ora a semestre nelle scuole, dando anche punti in più sulla patente a chi frequenta questi corsi. A cui portare anche le associazioni, le madri e i padri che hanno perso figli, a spiegare ai ragazzi che cosa si rischia” ha aggiunto.
Stretta sui monopattini
Nel nuovo Codice della Strada anche più controlli per chi usa monopattini elettrici: “Ormai vanno a 70 km/h: regole su strade e marciapiedi” aggiunge il ministro, con la possibilità di introdurre l’obbligo di targa.