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Le principali notizie della mattinata di oggi, venerdì 13 giugno. In primo piano il nuovo fronte caldo dell’Iran.
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12.21 Trump: “L’Iran faccia l’accordo prima che non rimanga più nulla”
“Alcuni intransigenti iraniani hanno parlato con coraggio, ma non sapevano cosa stava per succedere. Ora sono tutti MORTI, e la situazione non potrà che peggiorare!”: lo scrive Donald Trump su Truth. “C’è già stata grande morte e distruzione – prosegue il presidente americano – ma c’è ancora tempo per porre fine a questo massacro, con i prossimi attacchi già pianificati che saranno ancora più brutali. L’Iran deve raggiungere un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l’Impero iraniano”.
11.59 Sindaca Prato indagata per corruzione, chiesti i domiciliari
La sindaca di Prato Ilaria Bugetti è indagata per corruzione dalla procura di Firenze che ha anche chiesto per la prima cittadina gli arresti domiciliari. L’abitazione della sindaca è stata perquisita questa mattina, quando le è stato notificato l’avviso a comparire per l’interrogatorio: sarà infatti il gip – con tutta probabilità la prossima settimana – a decidere sull’eventuale misura cautelare chiesta dalla procura. L’indagine è partita due anni fa nel corso di un’altra in inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze sulla criminalità cinese. Delle contestazioni il ruolo di corruttore sarebbe quello dell’imprenditore tessile Riccardo Matteini Bresci, con il quale l’amministratrice aveva avuto rapporti di lavoro anche in passato. In particolare l’ipotesi accusatoria si concentrerebbe su finanziamenti elettorali che Bugetti avrebbe ricevuto al fine, per la procura, di favorire gli interessi dell’imprenditore Riccardo Matteini Bresci. In particolare l’imprenditore sarebbe riuscito a raccogliere numerosi voti alle ultime elezioni amministrative del 2024 nella quale la sindaca ha vinto al primo turno con il 52% dei voti. II rapporto corruttivo tra i due erano sarebbe consumato nel periodo in cui Bugetti era ancora consigliera regionale.
11.44 Tajani: “Pronto a riferire su Iran ma opposizione si sveglia tardi”
11.44 Mosca: “Conseguenze della provocazione ricadranno su Israele”
“La responsabilità di tutte le conseguenze di questa provocazione ricadrà sulla leadership israeliana”. Lo afferma il ministero degli Esteri russo in una dichiarazione sugli attacchi all’Iran. La diplomazia russa condanna inoltre “l’isteria anti-iraniana” provocata dagli “Stati occidentali” che hanno sostenuto nell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) una “risoluzione punitiva” contro Teheran. Tali Stati, aggiunge il ministero degli Esteri di Mosca, devono riconoscere “i risultati disastrosi del loro corso distruttivo e la portata della colpa che ricade su di loro per la tragedia.”.
11.21 Khamenei nomina Pakpour come nuovo capo dei pasdaran
Mohammad Pakpour, ex comandante delle forze di terra delle Guardie della Rivoluzione, è stato nominato come capo dei pasdaran dalla Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei. Lo riferisce Mehr. La nomina arriva a poche ore dall’uccisione dell’ex comandante delle Guardie della Rivoluzione, Hossein Salami durante gli attacchi di Israele. Khamenei ha nominato Abdolrahim Mousavi come nuovo capo di stato maggiore dell’Esercito iraniano, per sostituire Mohammad Bagheri, l’ex capo delle Forze armate, anche lui ucciso nei raid di Israele.
11.18 Iran: “L’attacco è una dichiarazione di guerra”
L’Iran afferma che l’attacco israeliano è una “dichiarazione di guerra”.
11.18 Salvini: “Israele non estenda il conflitto, no ad un’escalation”
11.17 Per colpire l’Iran il Mossad ha istituito una base in Iran
In vista dei raid aerei contro le strutture militari e nucleari iraniane, il Mossad ha istituito una base militare in Iran, dove sono stati immagazzinati droni. Lo ha spiegato un’importante fonte della sicurezza israeliana ai media. I droni erano stati introdotti clandestinamente nel Paese molto tempo prima e sono stati utilizzati durante gli attacchi.
11.16 Mosca a suoi cittadini: “Non andate in Israele, chi può vada via”
L’ambasciata russa in Israele consiglia ai cittadini russi di “astenersi dal visitare” il Paese “finché la situazione non tornerà alla normalità”, e a quelli che si trovano in Israele di “mantenere la calma e la vigilanza”, di “seguire scrupolosamente le istruzioni delle autorità israeliane in merito alle misure di sicurezza”, e, se ne hanno la possibilità, di lasciare il Paese “finché la situazione non tornerà alla normalità”: lo riporta l’agenzia di stampa Interfax.
11.07 Iran: “Siamo preparati per stare in guerra per anni”
“Siamo pienamente preparati e sosterremo le nostre forze operative in ogni modo possibile. Siamo pronti ad affrontare anni di combattimenti continui e le forze armate sono completamente equipaggiate”. Lo ha affermato il ministro della Difesa iraniano, Aziz Nasirzadeh, dopo gli attacchi di Israele che hanno colpito l’Iran. “I criminali sionisti devono sicuramente aspettarsi una risposta schiacciante e dolorosa dalle nostre forze armate”, ha detto Nasirzadeh, come riferisce Mehr.
11.02 Guterres: “L’Onu condanna escalation in Medio Oriente”
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres condanna “qualsiasi escalation militare in Medio Oriente” e si dice “particolarmente preoccupato per gli attacchi israeliani contro installazioni nucleari in Iran”. Guterres ricorda “l’obbligo degli Stati membri delle Nazioni Unite ad agire in conformità con la Carta dell’Onu e i diritto internazionale”.
10.59 Von der Leyen: “Urgente una soluzione diplomatica”
10.55 Kallas: “La situazione è pericolosa, impedire l’escalation”
“La situazione in Medio Oriente è pericolosa. Esorto tutte le parti a esercitare moderazione e a impedire un’ulteriore escalation. La diplomazia rimane la strada migliore da seguire e sono pronto a sostenere qualsiasi sforzo diplomatico volto a ridurre l’escalation”. Lo scrive su X l’Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.
10.43 Carabiniere ucciso, aperta ad Ostuni camera ardente
10.34 Russia “preoccupata”, condanna escalation Israele-Iran
10.11 Istat, ad aprile crolla l’export extra Ue, -7%
10.11 Iran chiede riunione urgente del Consiglio Sicurezza Onu
La missione iraniana presso le Nazioni Unite ha chiesto che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunisca con urgenza dopo gli attacchi di Israele contro i siti nucleari in Iran e l’uccisione di funzionari di alto profilo della Repubblica islamica, oltre che scienziati nucleari. Lo riferisce Mehr.
9.53 Israele: “Elimineremo i nemici che vogliono distruggerci”
9.47 Madre e bimba trovate morte a Villa Pamphilj potrebbero essere americane
Potrebbero essere americane la donna e la bambina trovate morte sabato scorso nel parco di Villa Doria Pamphilj a Roma come anche l’uomo che potrebbe averle uccise a distanza di giorni. Lo scrive il quotidiano Il Messaggero spiegando che gli investigatori sono arrivati alla svolta grazie a una segnalazione arrivata mercoledì sera al programma tv “Chi l’ha visto?”.
Un telespettatore – scrive il giornale – ha chiamato ricordando che giorni prima del ritrovamento aveva visto litigare animatamente una donna e un uomo non lontano da Villa Doria Pamphilj. Una lite accesa e violenta tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto era arrivata una volante della polizia che aveva identificato la donna e l’uomo che sarebbe già fuggito all’estero e per questo già ieri è stato diramato, a scopo cautelare, a tutte le forze di polizia internazionali il suo nome. Sarebbe ricercato con l’accusa di duplice omicidio aggravato.
9.11 Iran: “Le forze armate sono state incaricate di punire Israele”
“Le forze armate sono state incaricate dal comandante in capo di tutte le forze armate (la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei) di infliggere severe punizioni agli autori, agli agenti e ai sostenitori di questa aggressione”. Lo ha affermato il comandante in capo dell’Esercito della Repubblica islamica, Abdolrahim Mousavi, come riferisce Mehr.
9.00 Media Iran: “Morto il consigliere politico di Khamenei”
Il consigliere politico del leader iraniano Ali Khamenei, Ali Shamkhani, è morto in seguito alle gravi ferite riportate durante l’attacco israeliano: lo riporta il sito web Iran International citato dal sito di notizie israeliano Ynet. Al momento dell’attacco Shamkhani si trovava nella sua abitazione.
8.27 Meloni convoca una riunione di governo su crisi Iran
Fonti Chigi, la premier segue con massima attenzione evoluzione
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con la massima attenzione l’evolversi della crisi in Iran, ed ha convocato per il pomeriggio di oggi una riunione in videoconferenza con i ministri maggiormente coinvolti e con i vertici dell’intelligence nazionale. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.
7.24 Aiea: “Nessun aumento radiazioni nel sito nucleare Natanz”
“Nessun aumento dei livelli di radiazioni è stato osservato” nel sito nucleare iraniano di Natanz: lo riferisce l’Agenzia internazionale per l’Energia atomica (Aiea) dopo l’attacco israeliano in Iran.
5.20 Khamenei: “Israele si è procurato un destino amaro”
“Il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso e lo subirà sicuramente”. Lo ha affermato il leader iraniano Ali Khamenei a seguito degli attacchi all’Iran da parte dello Stato ebraico, ribadendo che Israele “subirà una dura punizione”. Lo riporta l’agenzia Irna.
5.12 Senatore dem Usa: “Attacco Israele mira a sabotare negoziati con l’Iran”
“L’attacco di Israele all’Iran, chiaramente mirato a sabotare i negoziati dell’amministrazione Trump con Teheran, rischia di scatenare una guerra regionale che sarà probabilmente catastrofica per l’America”: lo ha affermato in una nota il senatore dem Chris Murphy, uno dei principali critici della politica estera di Trump.
3.20 Giudice Usa vieta a Trump di schierare Guardia Nazionale
Un giudice di San Francisco ha dichiarato illegale lo schieramento della Guardia Nazionale a Los Angeles da parte di Donald Trump.
00.54 Migranti tutelati da Biden, arriva la notifica della fine dello status
L’amministrazione Trump ha iniziato a notificare agli immigrati negli Stati Uniti cui era stato concesso un permesso di soggiorno temporaneo nell’ambito di un programma varato da Joe Biden che il loro status e i loro permessi sono stati sospesi. Lo riporta il New York Times. Donald Trump aveva annunciato l’abolizione delle tutele che consentivano l’ingresso nel Paese a oltre 500.000 persone da Cuba, Nicaragua, Haiti e Venezuela, ma era stato bloccato da una corte federale. Alla fine del mese scorso, la Corte Suprema ha autorizzato la chiusura del programma. “Il dipartimento per la sicurezza nazionale sta ora notificando ai beneficiari della del permesso che, se non hanno ottenuto uno status legale per rimanere negli Stati Uniti, devono andarsene immediatamente”, ha dichiarato l’agenzia in una nota.