Botta e risposta De Nicola-Giavazzi: “Tagli, dove sono?”, “Dossier da Monti”

Pubblicato il 25 Giugno 2012 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Giavazzi (LaPresse)

ROMA – Da un lato c’è Alessandro De Nicola e dall’altro l’economista Francesco Giavazzi: il botta e risposta avviene a distanza, dalle colonne dei principali quotidiani italiani, “Repubblica” e “Corriere della Sera”. Si parla di di tagli e incentivi alle imprese.

Domenica 24 giugno dalle prima pagina di “Repubblica” De Nicola si chiede conto dei tagli di Giavazzi dopo circa due mesi dalla nomina a consulente da parte del governo guidato da Mario Monti per la spending review.

In un articolo dal titolo “Giavazzi e i tagli, chi li ha visti”, De Nicola scrive:

Il 30 aprile il presidente del Consiglio Mario Monti annunciava a Palazzo Chigi che il governo aveva nominato tre super-consulenti per aiutarlo a districare tre dossier piuttosto complicati. Enrico Bondi per la spending review, Giuliano Amato per i finanziamenti ai partiti e Francesco Giavazzi per gli aiuti pubblici alle imprese. La nomina di Amato era subito apparsa come inutile a molti, in quanto le forze politiche si stavano già dando da fare per elaborare proposte in proprio. Ed in effetti dell’opera del Dottor Sottile si erano perse le tracce finché egli stesso ha rivelato di aver consegnato una nota al governo tre settimane fa anche se non sembra che Palazzo Chigi ne stia facendo grande uso. Di Bondi si sente parlare un po’ di più e vi sono indiscrezioni sui severi tagli alla spesa che egli starebbe individuando. Per ora nulla di concreto, ma insomma, considerata la confessata incapacità o poca volontà (ma è la stessa cosa) del ministro Giarda di fare alcunché di effettivo, c’è ancora la speranza che dal manager aretino venga fuori qualcosa. Chi è proprio scomparso dalla scena è il professore bocconiano e del Mit, nonché editorialista del Corriere della sera, Francesco Giavazzi. Per essere precisi, Giavazzi non è proprio scomparso, perché insieme al suo collega Alberto Alesina, ogni tanto spara (per me condivisibili) bordate dalle colonne del quotidiano milanese sulle scelte di politica economica dell’esecutivo.

Giavazzi risponde a ventiquattro ore di distanza con una lettera al Corriere della Sera. Spiega che il suo dossier è sul tavolo del presidente del Consiglio.

Le “Analisi e raccomandazioni sui contributi pubblici alle imprese”, che mi erano state chieste dal Consiglio dei ministri del 30 aprile nell’ambito della spending review, sono state consegnate il 23 giugno al presidente del Consiglio e al ministro per lo Sviluppo. Vorrei tranquillizzare i commentatori e i giornali che si chiedono che fine abbiano fatto i “tagli di Giavazz”. Il mio lavoro non è stato ostacolato, anzi ho avuto la collaborazione di molte istituzioni, in particolare della Ragioneria dello Stato. Il piccolo gruppo di lavoro che ho coordinato ha fatto proposte concrete, ha cercato di stimarne gli effetti sulla crescita e ha anche provato a redigere uno schema di decreto legge che potrebbe essere lo strumento per attuarle.