Ansaldo Sts: crescita nel 2014, ma scatto nel 2015. Report di Alberto Nosari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Novembre 2013 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA
Ansaldo Sts: crescita nel 2014, ma scatto nel 2015. Report di Alberto Nosari

Ansaldo Sts: crescita nel 2014, ma scatto nel 2015. Report di Alberto Nosari

ROMA – Ansaldo Sts: crescita nel 2014, ma scatto nel 2015. Report di Alberto Nosari. C’è Ansaldo Sts all’esame della Lettera all’Investitore di questa settimana (leggi qui), il report online di Alberto Nosari, bilancio e prospetti per il prossimo biennio.

Ansaldo si prepara ad affrontare il 2014 con un certo ottimismo pur in presenza del permanere delle difficoltà, ma sarà nel 2015 che si concretizzerà lo scatto nei ricavi con progresso nei margini. Il 2014 dovrebbe comunque presentare una crescita del fatturato superiore al 3% anche se l’area segnalamento farà segnare un risicato più un per cento, mentre il sistema di trasporto dovrebbe presentare uno sviluppo al di sopra del 5% con margini di maggior spessore. La visibilità sull’evoluzione degli ordini resta però a oggi contenuta, anche perché lo scenario globale si conferma complesso e c’è un certo ritardo in alcune gare come per il Tramwave nel Qatar e per la seconda tratta della linea ad alta velocità di Abu Dhabi; due commesse dal valore complessivo di oltre 700 milioni.

È poi doveroso segnalare che sulla bassa visibilità e sull’evoluzione degli ordini hanno un peso anche gli aspetti strategici connessi alle operazioni di M&A poiché le incertezze sui destini di Ansaldo Sts non aiutano nell’acquisizione delle numerose commesse che si stanno profilando nel Medio Oriente e nei Paesi del Golfo. In ogni caso è possibile immaginarsi acquisizioni di ordini nell’intorno di 1,5 miliardi nel 2014, quando il portafoglio ordini dovrebbe varcare la soglia dei sei miliardi, di cui circa quattro relativi ai sistemi di trasporto. I ricavi dovrebbero invece collocarsi in prossimità di 1,3 miliardi in quanto lo scatto del giro d’affari oltre la soglia di 1,5 miliardi dovrebbe avvenire nel 2015, quando i margini espressi dal Ros (utile operativo/ricavi) dovrebbero ritornare a doppia cifra rispetto comunque ad un miglioramento atteso nel 2014, esercizio nel quale la redditività risulterà in lieve miglioramento rispetto al 9,5% del 2013.

Il 2014 dovrebbe così presentare un Ebit nell’intorno dei 125 milioni, anche perché lo scatto verso 150 è previsto nel 2015, mentre la posizione finanziaria netta 2014 dovrebbe collocarsi vicino ai 300 milioni e quindi leggermente al di sopra delle soglie ipotizzate per l’esercizio in corso. È doveroso comunque ricordare che a Genova sono confidenti sull’evoluzione del business nei prossimi anni proprio grazie agli scenari macro che si confermano nel complesso positivi, anche se ribadiscono che dovranno essere sciolte al più presto le incognite che ancora oggi penalizzano lo sviluppo.

Più in particolare, sottolinea Sergio De Luca, Ceo di Ansaldo STS, “operiamo in un mercato globale che si conferma in crescita strutturale di lungo periodo e questo ci offre grandi possibilità anche perché abbiamo messo a punto prodotti vincenti e consolidato una capacità esecutiva di eccellenza”. Il tutto in un contesto nel quale, sottolinea il Ceo di Ansaldo STS, “il mondo sta vivendo profonde modifiche strutturali, fra le quali la progressiva crescita numerica e dimensionale delle mega-città con oltre 50 milioni di abitanti”.

Dimensioni, prosegue il capo azienda, “impensabili sino a pochi anni or sono, ma già oggi una realtà in divenire e all’interno della quale i driver per i prossimi decenni saranno rappresentati da salute, energia e trasporti, che dovranno essere efficienti e sostenibili “. E’ doveroso inoltre ricordare che, come sottolineano a Genova, al quartier generale del gruppo, “il tema della crescita,come dimostra la nostra storia, è il percorso obbligato per continuare a creare valore e resta centrale anche per poter conquistare i target del piano industriale e quindi riportare i margini reddituali al 10% lavorando anche sull’efficienza con l’obiettivo di ridurre i costi di 300 milioni entro il 2015”.