Bonus 600 euro autonomi, conterà l’ordine cronologico delle domande? L’Inps smentisce

ROMA – E’ probabile che ci sarà una vera e propria corsa tra i lavoratori autonomi, a partire da domani 1 aprile, per assicurarsi il bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia per coloro che hanno dovuto interrompere la propria attività a causa dell’emergenza coronavirus. Le domande saranno infatti accettate seguendo l’ordine cronologico e solo nel limite dei fondi stanziati che probabilmente verranno poi rifinanziati.

Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, in serata però smentisce questa procedura e, all’Ansa, spiega: “Non ci sarà alcun ordine cronologico e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato”. Tridico spiega inoltre che “il bonus babysitter è attivo da oggi. Il congedo speciale covid è attivo da ieri. La procedura cig è attiva dalla scorsa settimana, e la deroga appena le regioni concluderanno gli accordi regionali”. 

La domanda, secondo le istruzioni pubblicate dall’Inps in una circolare, potrà essere presentata sul sito Inps anche con il Pin semplificato che si può chiedere proprio per queste richieste.

La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo ha intanto annunciato che con il decreto di aprile si rifinanzierà la misura per aprile e maggio ampliandone probabilmente l’importo.

La ministra ha annunciato anche di star lavorando a un reddito di emergenza. Si guarda al reddito di cittadinanza e alla revisione di alcuni requisiti per ottenerlo legati al patrimonio immobiliare. La misura sarebbe temporanea. Ecco in sintesi cosa prevedono le regole sull’indennità e chi riguardano:

LAVORATORI INTERESSATI: sono interessati all’indennità di 600 euro i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), i liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo.

600 EURO A MARZO, VERSO AUMENTO PER APRILE E MAGGIO: l’indennità non contribuisce alla formazione del reddito e quindi non può essere tassata. Non dà luogo a contribuzione figurativa (come la cassa integrazione, anche in deroga).

DOMANDA ALL’INPS CON PIN SEMPLIFICATO: la domanda andrà fatta per via telematica con il Pin, lo Spid, la Carta nazionale dei servizi o la carta di identità elettronica. Chi non ha il Pin può chiedere un Pin semplificato accorciando i tempi di arrivo. In alternativa si può usare il Contact center o i patronati. L’accredito arriva sul conto corrente.

RISORSE PER QUASI TRE MILIARDI: per i collaboratori e i liberi professionisti titolari di partita Iva ci sono 203,4 milioni; per i commercianti, gli artigiani i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni iscritti alla gestione speciale dei lavoratori autonomi lo stanziamento è di 2.160 milioni; per i lavoratori stagionali, del turismo e degli stabilimenti termali le risorse ammontano a 103,8 euro; per gli operai agricoli a tempo determinato lo stanziamento è di 396 milioni mentre per i lavoratori dello spettacolo lo stanziamento è di 48,6 milioni. Se si considerano le risorse per un mese potrebbero avere il bonus circa 4,8 milioni di lavoratori.

PER LAVORATORI SPETTACOLO LIMITE REDDITO: potranno chiedere l’indennità anche i lavoratori dello spettacolo purché abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro. Questi lavoratori non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo per chiedere l’indennità.

INCOMPATIBILITA’ E INCUMULABILITA’: l’Inps ricorda che queste indennità non sono cumulabili e che sono incompatibili non solo con la pensione ma anche con il reddito di cittadinanza, la cosiddetta Ape sociale e con l’assegno ordinario di invalidità. L’indennità è invece cumulabile con la Naspi per i lavoratori dello spettacolo e per quelli stagionali. Il bonus è cumulabile anche con le erogazioni monetarie derivanti da borse lavoro, stage e tirocini.

Fonte: Ansa

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