Sprofonda Piazza Affari, portandosi in coda alle altre borse europee. Il Ftse Mib ha segnato un calo del 3,2% a 20.579 punti ed il Ftse All Share del 3,04% a 21.066 punti.
Tra i titioli più colpiti Azimut (-6,02%), Buzzi (-3,55%) e Fiat (-3,77% a 9,7 euro). Pesanti anche i bancari Intesa Sanpaolo (-4,27% a 2,46 euro) e Unicredit (-2,27% a 2,04 euro).
Ampliano il calo anche le altre principali borse europee dopo l’avvio negativo degli scambi Usa. Londra cede l’1,8%, Francoforte il 2,01%, Madrid il 3,21%, Parigi il 2,74%.
Tra i titoli più colpiti dalle vendite, su base continentale, si segnalano Philips (-4%), ArcelorMittal (-3,96%) e Societé Generale (-3,83%).
Wall Street accentua le perdite: il Dow Jones arretra del 2,07% a 10.423,18 punti, il Nasdaq cede il 2,79% a 2.213,72 punti mentre lo S&P 500 perde il 2,38% a 1.094,40 punti.
In particolare il crollo della borsa americana segue la constatazione fatta ieri dal Dipartimento del Commercio della prima flessionedella produttività negli ultimi diciotto mesi, tanto che ieri la Federal Reserve ha deciso di reinvestire i proventi derivanti dal suo portafoglio di bond legati ai mutui nell’acquisto di titoli di Stato di lungo termine, prevenendo così il restringimento del proprio bilancio e assicurando al mercato che non sottrarrà l’enorme quantità di liquidità immessa durante la crisi.
In tutto in questa giornata sono andati in fumo oltre 103 miliardi di euro di capitalizzazione, dove gli indici di borsa europei hanno lasciato sul campo mediamente 2 punti percentuali.