Buoni spesa accreditati sulla tessera sanitaria: il modello Cesena. I sindaci prendono nota Buoni spesa accreditati sulla tessera sanitaria: il modello Cesena. I sindaci prendono nota

Buoni spesa accreditati sulla tessera sanitaria: il modello Cesena. I sindaci prendono nota

ROMA – Buoni spesa per far fronte all’emergenza alimentare, si può ben dire, per quelle famiglie più esposte alla crisi economica: buoni spesa sì (i primi 400 milioni stanziati dal Governo e affidati ai Comuni) ma distribuiti come alla popolazione che ne ha bisogno?

L’esempio sperimentato a Cesena (Comune a guida Pd) promette di diventare un modello per tutte le città: il buono spesa accreditato direttamente sulla tessera sanitaria. Per raggiungere tutti, per evitare trafile burocratiche e ingorghi tra gli uffici. Nel resto d’Italia si procede ognuno per sé, anche molti sindaci hanno già preso nota di quanto succede a Cesena.

Modello Cesena: buono spesa sulla tessera sanitaria

Il Comune di Cesena ha dato il via alla riscossione dei buoni spesa sulla tessera sanitaria dei cittadini meno abbienti. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pd Enzo Lattuca già in passato ha sperimentato questo modello di erogazione dei ‘gettoni’ per l’acquisto di alimenti. Saranno le famiglie a doverne fare richiesta al Comune spiegando la causa delle difficoltà.

Ciascuno potrà recarsi nei negozi di generi alimentari e nei supermercati convenzionati per fare la spesa e pagando con la propria tessera sanitaria. Alla città romagnola sono stati assegnati 500.000 euro dei 400 milioni di euro stanziati dalla Protezione civile per l’emergenza alimentare. Gli uffici di Cesena, spiegano dal Comune, hanno già ricevuto le chiamate di diversi sindaci interessati a conoscere questo modello. (fonte Ansa)

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