Cartiera Pigna (Bg), sindacati: “Abbandonati dalle banche”. Un caso di scuola

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 10:59 OLTRE 6 MESI FA
Cartiera Pigna (Bg), sindacati: "Abbandonati dalle banche". Un caso di scuola

Cartiera Pigna (Bg), sindacati: “Abbandonati dalle banche”. Un caso di scuola

BERGAMO – Cartiera Pigna, sindacati: “Abbandonati dalle banche”. Un caso di scuola. “Insoddisfazione e contrarietà rispetto alla gestione della cassa integrazione e della situazione di difficoltà finanziaria”: le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil di Bergamo congiuntamente alle rappresentanze sindacali unitarie della cartiera Paolo Pigna di Alzano manifesteranno tutta la loro preoccupazione in un’assemblea coi lavoratori programmata per giovedì 27 novembre (ore 14) con un presidio nel piazzale davanti alla palazzina dei uffici.

Doveva costituire un polo d’eccellenza europeo nel settore cartotecnico solo un anno fa. Ma alla Cartiera Paolo Pigna il pomposo auspicio dell’estate 2013 al momento della firma sul contratto di recupero sottoscritto anche dalla Regione Lombardia e dagli enti locali si è rapidamente trasformato nel caso di scuola che conosciamo: per ogni ragionevole investimento o solo per assicurare la rete di protezione minima per posto e salario dei lavoratori manca del tutto il sostegno finanziario delle banche.

La sociologia della chiusura dei rubinetti finanziari, il cosiddetto credit crunch, ad Alzano è vissuto sulla pelle degli operai. E’ L’Eco di Bergamo a registrarne il grido di dolore. I lavoratori si rendono oggi conto che l’atteggiamento di responsabilità di fronte ai venti della crisi sono stati scambiati per atteggiamento remissivo.

“Da mesi la condizione del bilancio economico della società richiede una robusta ricapitalizzazione che le permetta di avere un rapporto meno conflittuale con gli istituti di credito e affidamenti per gestire al meglio l’approvvigionamento e il reperimento delle materie prime, necessari al miglior funzionamento dell’attività produttiva».

Nel contempo sarebbe «imperdonabile e inaccettabile» continuano i sindacalisti, «che una realtà come la Cartiera Paolo Pigna, conosciuta in tutto il mondo e leader nel settore cartotecnico, una delle poche aziende significative del territorio della bassa val Seriana, non sia sostenuta dal sistema creditizio. Ovviamente, non chiediamo alle banche di fare beneficenza, ma di supportare quelle realtà produttive come la Pigna che continuano a mantenere quote di mercato significative».

Ad aggravare questa condizione è stata la scelta sbagliata della società, che in occasione dell’ultima richiesta di cassa integrazione ordinaria, non ha voluto anticipare il trattamento salariale erogato dall’Inps. Siccome si è nel periodo stagionale di discesa dei volumi produttivi, il ricorso alla cassa ordinaria è stata consistente: tutto ciò ha procurato per molti dipendenti una busta paga di poche centinaia di euro con evidenti difficoltà per le famiglie». (L’Eco di Bergamo)