
Donne d’Impresa: Anna Maria Fusi, con Laika camperisti di prima classe - Blitzquotidiano.it ( foto fornita)
Donne d’Impresa: Anna Maria Fusi. Con Laika: camperisti di prima classe.
È tutta da scoprire Anna Maria Fusi, perché il suo percorso di vita fa onore al migliore marketing di se stessa. Sposata, due figli Matteo e Alice di 29 e 25 anni ed esperta in Performance Marketing, Content Marketing, Digital PR e organizzazione di eventi per Laika, uno dei brand più conosciuti nel mondo dei veicoli ricreazionali.
È lei la responsabile della comunicazione e del marketing, che da più di 20 anni lavora per questa azienda ormai nota anche a chi camperista non è. “Nell’automotive – ci racconta – le donne sono davvero poche, perché è un mondo prettamente maschile. Io, però, sono riuscita a ricavare i miei spazi guadagnandomi il rispetto di tanti miei colleghi uomini.
La pandemia è stato davvero uno spartiacque. I clienti sono molto cambiati e ci sono oggi due tendenze: una verso una forte tecnologia, l’altra verso la ricerca di un percorso di assoluto benessere all’aria aperta e senza troppi vincoli di orari”.
Laika, che produce camper di fascia alta per le più belle vacanze nella natura è, anche grazie a lei, una scoperta continua,perché propone un nuovo modo di vivere la vacanza in viaggio. Un programma di relax, liberi e alla ricerca di nuove culture di vita, viste da una prospettiva sempre più sostenibile e di esperienze di viaggio personalizzate.
Un tempo – dice Anna Maria Fusi – quella con il camper o la roulotte era quasi considerata una vacanza di “seconda categoria”. Oggi, invece, rappresenta, al contrario, una nuova frontiera del tempo libero, che non si coniuga “solo” con il lusso ma, piuttosto, con una concezione di benessere, lontana dalle troppe sovra strutture del quotidiano.
Inoltre, in effetti, esistono camper e soluzioni per ogni tasca. Si può dire che oggi questa è la nuova tendenza dei giovani e di tante famiglie che di fatto sono considerati, ormai, i veri “VIP” delle vacanze en plein air.”
Già all’università aveva le idee ben chiare sul suo futuro e non ha posticipato la maternità, per aspettare tempi più maturi. Il primo figlio Matteo, infatti, è nato quando lei ancora frequentava i banchi dell’Università di Firenze, dove si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne. Alice – invece – l’ha accompagnata persino quando Anna Maria Fusi ha discusso la sua tesi di laurea ed era “in attesa”, già al settimo mese di gravidanza.
Nel suo portafoglio di esperienze prima di approdare all’automotive, ha lavorato presso un’azienda viti vinicola dove si occupava della gestione amministrativa. È stata però anche protagonista attiva nel campo della formazione, come insegnante di italiano per quegli stranieri, (i manager), che venivano in Italia e avevano bisogno di imparare la nostra lingua.
Anna Maria Fusi è oggi anche presidente di una interessante associazione pro bono: Il Giardino SottoVico APS, dove si fa di un orto botanico con più di tremila piante grasse un’attività propedeutica per la salute delle persone con fragilità promuovendo attività che favoriscono l’integrazione socio-culturale e il benessere psicofisico grazie al contatto con la natura. Nel cuore del Chianti questa Associazione è un importante punto di riferimento e di vera aggregazione, come ce ne sono pochi.
Per conoscere meglio e di più questa signora poliglotta, che parla perfettamente anche inglese, francese e tedesco e che ha organizzato fiere in molte parti del mondo le abbiamo chiesto:
Se lei non fosse esperta di marketing e comunicazione, in quale altra attività le sarebbe piaciuto essere impegnata?
Mi sarebbe piaciuto fare una carriera internazionale come diplomatica perché, grazie alla conoscenza delle lingue straniere avrei avuto la possibilità dientrare in contatto con nuove culture, vivere e lavorare in paesi diversi contribuendo a costruire relazioni internazionali fra l’Italia e altri Stati. Il diritto internazionale e l’economia sono comunque temi che mi interessano da sempre.
Come dicevano le note di Battisti “Sì viaggiare, evitando le buche più dure…”: è questa la lezione che ci insegnano i camper di Laika?
I camper Laika ci insegano a sapersi godere il viaggio, affrontando le sfide con intelligenza, senza rinunciare al piacere della scoperta. E’ proprio questo lo spirito che i camper Laika trasmettono: vivere ogni viaggio con stile, lusso, sicurezza e libertà senza perdere il gusto dell’avventura.
Per i suoi figli, qual è il futuro che vorrebbe?
Per i miei figli vorrei un futuro in cui il rispetto per le persone non sia un valore accessorio, ma il fondamento su cui si costruiscono le strategie economiche e sociali. Immagino un mondo dove il profitto non sia mai disgiunto dalla dignità umana, dove le decisioni politiche ed economiche mettano al centro il benessere collettivo, l’equità e l’inclusione.
Un mondo in cui le aziende crescono valorizzando i talenti, le diversità e il lavoro dignitoso; in cui le istituzioni proteggono i più fragili e investono nel capitale umano come vero motore di sviluppo. È questo il tipo di eredità che vorrei lasciare ai miei figli: non solo un pianeta abitabile, ma una società giusta, empatica e lungimirante.
A proposito dei dazi. Quali gli eventuali problemi che ostacolano la vostra produzione e la commercializzazione nel mondo?
Laika è un marchio italiano, conosciuto e apprezzato in tutta l’Europa con una forte identità e una solida reputazione. Ogni Paese ha regole diverse, in continua evoluzione e questo richiede una grande attenzione strategica per mantenere alta la qualità e contenere i costi per il cliente finale.
Quale l’innovazione più interessante nel mondo del camper che lei pensa possa portare a nuovi mercati? Forse con l’integrazione di servizi di Intelligenza Artificiale?
L’utilizzo dell’AI potrebbe migliorare l’esperienza di viaggio attraverso la gestione automatizzata dei consumi energetici, idrici, della pianificazione di itinerari basata sulle preferenze personali, fino all’assistenza predittiva per la manutenzione del veicolo. Questo tipo di evoluzione può aprire nuovi mercati soprattutto tra i viaggiatori più giovani e tecnologici, sempre più attenti ad un’esperienza personalizzata sicura e sostenibile.
A proposito di Comunicazione & Marketing , cosa può dirci del Premio ricevuto a coronamento della sua attività?
Sono orgogliosa e onorata di aver ricevuto il premio “Eccellenza per la comunicazione del Made in Italy” da un’importante rivista del settore perché questo premio celebra la capacità di trasmettere, anche all’estero, i valori del marchio Laika: design, artigianalità e cultura italiana, fatta di storia, creatività, innovazione e tradizione. Ovviamente questo premio non è solo un risultato personale ma il riflesso di un lavoro di squadra, che per me è fondamentale e di dedizione dell’intero mio team di lavoro.