DRAGHI: ALLARME SU SALARI E STIPENDI, ”PERDONO POTERE D’ACQUISTO”

Pubblicato il 1 Luglio 2008 - 17:40 OLTRE 6 MESI FA

Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi lancia un allarme su stipendi e salari: «Il compito dei governi non è facile. I prezzi delle materie prime essenziali crescono, stipendi e salari perdono potere d’acquisto, è minacciata la tranquillità dei risparmi», dice Draghi, intervenendo all’International Workshop dell’Aspen Institute Italia dedicato ai rapporti fra Europa e Usa. Draghi teme che i governi riscoprano il valore di formule protezionistiche, in un momento in cui la libertà dei commerci può sembrare un rischio e il protezionismo stesso un ristoro. Ma, ammonisce il Governatore, «un problema di distribuzione del reddito non si risolve inaridendo una delle fonti più importanti del reddito stesso. I frutti dell’economia mondializzata si sono distribuiti in modo diseguale tra i diversi gruppi sociali. Le opinioni pubbliche sono frastornate da un mondo confuso. Nella crisi, cercano rassicurazione».

Usa ed Europa collaborino per stabilità. Draghi invita poi Usa ed Europa a lavorare insieme per la stabilità dei mercati finanziari e per garantire regole uguali per tutti: «Le implicazioni della crisi finanziaria sul sistema l’anno scorso erano molto evidenti – ha detto Draghi riferendosi alla crisi dei mercati partita da Oltreoceano – e sono state evitate grazie all’intervento della Bce e della Fed che, in modo massiccio hanno immesso liquidità, in modo coordinato. Un esempio di forte partnership transatlantica». Proprio da questo recente passato, ha concluso Draghi, «tutti hanno capito che la partnership transatlantica è fondamentale per garantire regole uguali per tutti».