In Borsa il prossimo duello fra Facebook e Google

Pubblicato il 30 Novembre 2011 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Un’offerta di pubblico acquisto da 10 miliardi di dollari: Facebook sta preparando il proprio sbarco in Borsa e presenterà entro giugno 2012, secondo il Wall  Street Journal, i documenti alla Sec (l’equivalente della nostra Consob negli Stati Uniti) per iniziare le procedure di quotazione.

L’ipo da dieci miliardi farebbe volare la valutazione di Facebook a 100 miliardi di dollari, il doppio della valutazione dello scorso gennaio. In questo modo il social network di Mark Zuckerberg supererebbe l’esordio a Wall Street dell’unico vero rivale della rete, Google, approdato in Borsa con una valutazione di 23 miliardi.

Stando alle norme Sec, Facebook sarà tenuta a dare informazioni dettagliate di bilancio, come ogni azienda quotata, a partire dalla prossima primavera, quando avrà superato i 500 investitori.

Facebook sta mettendo a posto un altro tassello chiave fondamentale arrivare in Borsa: il sociale network sta risolvendo una disputa con la Federal Trade Commissione sulla privacy, con la quale si impegna a tutele maggiori per i clienti e accetta di sottoporsi a revisioni periodiche delle proprie politiche di privacy condotte da consiglieri esterni.

”Facebook, ha detto il presidente della Ftc, Jon Leibowitz, è obbligata a mantenere le promesse sulla privacy fatte alle sue centinaia di milioni di clienti. L’innovazione di Facebook non deve avvenire a spese della privacy dei consumatori. L’azione della Ftc assicurerà che questo non avvenga”.

Con 800 milioni di utenti Facebook ha ricevuto molte critiche per la modifica delle politiche per la diffusione e condivisione delle informazioni personali senza un’adeguata informativa. L’accordo fa seguito alle modifiche apportate da Facebook nelle impostazioni sulla privacy nel dicembre 2009, quando ha reso pubbliche per default alcune informazioni personali dei suoi utenti, quali il nome, la foto, la città, il sesso e la lista degli amici.

Nessuna decisione definitiva sull’ipo è stata assunta e sul valore finale della società perché molto dipenderà dal mercato e dall’economia europea.

Il chief financial officer di Facebook, David Ebersman, sta trattando con i banchieri della Silicon Valley, e nessuna decisione sarebbe stata ancora presa sulle banche che cureranno lo sbarco in Borsa. L’amministratore delegato e fondatore della società, Mark Zuckerberg, si è più volte mostrato riluttante alla quotazione e ha mantenuto Facebook privata più a lungo di quanto gli analisti si attendessero.

Zuckerberg, di recente, avrebbe però iniziato a caldeggiare l’idea dell’ipo, una delle più attese della storia. Nelle ultime settimane molti giganti del web sono sbarcati in Borsa, fra questi Groupon e Zynga, ma nessuno di loro è paragonabile a Facebook per dimensione e domanda degli investitori. La deludente performance dei titoli Groupon, scesi sotto i 20 dollari dell’ipo, potrebbe raffreddare gli investitori.