Fiat, critiche al governo: “Nessun aiuto”. La replica “Non è vero”

Botta e risposta a distanza tra vertici Fiat e governo sulla questione degli aiuti statali alla casa automobilistica. Il 4 febbraio il presidente dell’azienda torinese Luica Cordero di Montezemolo ha detto di non aver ricevuto un euro dallo stato. Nella stessa giornata sono arrivate le repliche dei ministri Scajola e Sacconi e poi del premier Silvio Berlusconi.

Il primo a rispondere è stato Scajola. Il ministro dello Sviluppo Economico ha ricordato che «la Fiat ha saputo crescere in Italia e nel mondo con le sue capacità, ma anche con l’aiuto dei governi italiani e degli italiani».

Poi è stata la volta di Sacconi. «C’è una comprensibile irritazione nel governo quando assistiamo ad atti unilaterali, che ci sembrano strappi rispetto a percorsi che ci devono consentire di individuare le migliori soluzioni per le persone». Così il ministro del Welfare ha commentato le reazioni dell’esecutivo alle affermazioni dell’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, sui nuovi incentivi.

Infine Berlusconi ha parlato degli sforzi che il governo starebbe compiendo per salvaguardare l’occupazione dei dipendenti Fiat: «Della qeustione – ha ricordato il presidente del Consiglio – se ne sta occupando il ministro Scajola».